Usa, Repubblicani revocano i loro voti per certificare i risultati della contea di Wayne, Michigan. «Accuse di razzismo e minacciavano me e la mia famiglia»
(AGENPARL) – Roma, 19 novembre 2020 – Due membri repubblicani del Wayne County Board of Canvassers nel Michigan hanno revocato i loro voti per certificare i risultati delle elezioni, dicendo che mercoledì erano stati costretti a cambiare i loro voti originali e che le autorità statali si erano rifiutate di condurre un audit.
Come riportato alcuni quotidiani martedì, il consiglio originariamente si è fermato 2-2 lungo secondo le posizioni dei partiti e non è riuscito a certificare i risultati a causa delle discrepanze tra i voti e le liste elettorali. Ma dopo gli abusi e le minacce pubbliche, e con il flusso delle persone video in calo, i due repubblicani hanno accettato di cambiare i loro voti, dicendo che le autorità statali avrebbero verificato i risultati.
Justthenews.com ha riportato :
«In una svolta straordinaria che prefigura una possibile azione legale, i due membri del GOP del consiglio elettorale della contea di Wayne hanno firmato mercoledì notte dichiarazioni giurate in cui affermavano di essere stati vittime di bullismo e indotti in errore nell’approvazione dei risultati delle elezioni nella più grande metropoli del Michigan e non credono che i voti dovrebbero essere certificati a causa di gravi irregolarità nei voti di Detroit che devono essere risolti.
Le dichiarazioni della presidente del consiglio di amministrazione della contea di Wayne, Monica Palmer, e del collega membro del GOP William C. Hartmann, che hanno revocato i loro voti un giorno prima, hanno messo di nuovo in discussione se il voto presidenziale del Michigan che attualmente favorisce il democratico Joe Biden sarà certificato. Hanno anche segnalato un possibile confronto legale in vista».
BREAKING: In dramatic reversal, Wayne County election board Republicans rescind votes certifying results. In affidavits, 2 canvass board members claim they were bullied and say too many irregularities in Detroit vote to justify accepting election results. https://t.co/oU9MwPjNBc
— Carrie Sheffield (@carriesheffield) November 19, 2020
Le loro dichiarazioni arrivano solo 24 ore dopo una riunione caotica in cui il consiglio elettorale della contea inizialmente non è riuscito a certificare i risultati elettorali del 3 novembre durante un voto di stallo 2-2 quando sia Palmer che Hartmann hanno votato contro la certificazione. Ma dopo ore di controversie e critiche pubbliche – comprese accuse democratiche di razzismo e minacce contro la loro incolumità – i due membri del GOP hanno raggiunto un accordo per certificare le elezioni in cambio della promessa di un controllo approfondito.
Palmer e Hartmann hanno presentato entrambi dichiarazioni giurate. Palmer, il presidente del consiglio, ha dichiarato nella sua dichiarazione giurata che «oltre il 70% dei 134 consigli di conteggio dei votanti assenti (AVCB) di Detroit non si è bilanciato». Ha poi votato per non certificare i risultati.
Ha aggiunto: «Dopo il voto, è iniziato il periodo dei commenti pubblici e dozzine di persone hanno fatto osservazioni personali contro me e il signor Hartmann. I commenti facevano accuse di razzismo e minacciavano me e la mia famiglia». Ha affermato di essere stata informata che non poteva opporsi alla certificazione e che il voto per la certificazione «si tradurrebbe in un audit completo e indipendente dei distretti squilibrati di Detroit». In seguito ha appreso che il Segretario di Stato Jocelyn Benson non considerava l’accordo vincolante per lei. Di conseguenza, ha detto Palmer, stava revocando il suo voto.
Hartmann ha detto di aver accettato di certificare i risultati dopo essere stato “rimproverato” e dopo essere stato informato dall’avvocato della contea di Wayne che le discrepanze nel voto erano una ragione insufficiente per non certificare il risultato. Ha aggiunto che gli era stato promesso che lo stato avrebbe verificato i risultati, ma in seguito ha appreso che Benson non aveva intenzione di farlo.
Non è chiaro se la decisione di revocare i voti dopo il fatto abbia valore legale; è probabile che seguano controversie.
———————
Dato che sono stati presentati molteplici esposti legali in risposta alle elezioni del 2020, con ulteriori sfide attese ed entrambi i candidati hanno rivendicato la vittoria in alcuni stati, ma sembra sempre più probabile che queste elezioni verranno risolte in tribunale.
Per questo motivo, AGENPARL non dichiarerà un vincitore delle elezioni presidenziali né Biden né Trump fino a quando tutti i risultati non saranno certificati e le eventuali controversie legali non saranno risolte.
Nonostante diverse testate giornalistiche abbiano proclamato vincitore Biden sabato.
Solo il Collegio Elettorale e gli Stati sono gli organi che certificano un’elezione presidenziale.