
(AGENPARL) – Roma, 18 nov 2020 – Mi spiace leggere stamattina titoli così duri che finiscono indirettamente per creare un clima negativo attorno a tutto il pubblico impiego.
Io so benissimo quale valore, spirito di abnegazione e senso della loro missione abbiano saputo esprimere i dipendenti della Pa in questi mesi difficili. Già prima che arrivasse il virus, avevo esaltato il tanto di buono che rimaneva sempre in ombra, rispetto al poco di negativo che puntualmente finiva sotto i riflettori. Chi sbaglia deve pagare, ma i molti che fanno bene vanno valorizzati.
Ecco perché, pur nel mezzo di una pandemia che ha mandato in crisi tanti settori economici e categorie di lavoratori, abbiamo stanziato la ragguardevole dote di 3,8 miliardi a regime per il rinnovo dei contratti pubblici. Senza dimenticare gli ulteriori fondi in arrivo con il Recovery plan.
Ho lottato per queste risorse inserite in due leggi di bilancio, perché so che sono necessarie a dare corpo alla rivoluzione delle competenze, del digitale, dello smart working, dei risultati e della centralità del cittadino. Cambiamento cui punto con forza e che darà alla Pa e al suo personale, ne sono sicura, l’orgoglio di farsi motore del rilancio dell’intero Paese. Lo scrive su Facebook il ministro della Pubblica Amministrazione Fabiana Dadone