
REGGIO CALABRIA “Attendiamo che all’iniziativa in programma domani nella Capitale – sostiene il presidente dell’Assise calabrese – seguano responsabilmente gli atti dovuti da parte del Governo. Serve un netto cambio di passo che possa mettere fine alle etichette che da troppi anni pesano come una spada di Damocle sulle teste di tutti noi calabresi”. “La misura è davvero colma. Occorre restituire dignità al popolo calabrese e alle sue istituzioni. La Regione deve riappropriarsi al più presto delle sue competenze in materia di sanità ponendo fine ad un commissariamento iniziato nel 2010, a seguito dell’approvazione nel 2009 del Piano di rientro. 11 anni che, di fatto, non hanno portato né al risanamento del debito né al miglioramento del sistema sanitario regionale”. “In quest’ottica – conclude il presidente del Consiglio regionale – la manifestazione di Roma può segnare l’inizio di una nuova stagione per le sorti della sanità in Calabria e per restituire fiducia ad una popolazione che oggi sulla propria pelle sente tutto il peso di un’ingiustizia che compromette diritti fondamentali ed inderogabili”. (News&Com)