
CATANZARO “Le centrali operative in questione – specifica Accorinti – che non sono quelle del 118, hanno funzione di coordinamento tra i vari servizi territoriali ed in particolare per le attivazione delle Usca per la gestione domiciliare di pazienti affetti da Covid o sospetti da infezione. Malgrado le suddette disposizioni e la finalizzazione delle risorse, la commissione ha deliberato invece l’assunzione, su indicazione del direttore sanitario aziendale, di medici ed infermieri per il SUEM 118”. “Che fine farà – s’interroga il segretario regionale di Cisl medici – il Piano di assistenza Territoriale Anti-Covid senza le ‘Centrali operative’? Sempre con le risorse destinate per il Piano Territoriale è stato indetto un bando per l’attribuzione di incarichi di 38 ore settimanali con il contratto degli specialisti ambulatoriali che dovrebbero supportare le Usca. Ebbene, in difformità alle norme dell’Acn e senza tener conto del D.L. 9.3.2020, citato nello stesso avviso, sono stati inseriti gli specializzandi al penultimo ed all’ultimo anno di corso”. “Peraltro, per quanto a conoscenza della Cisl medici – aggiunge – non sembra sia stato elaborato dall’Asp di Catanzaro, relativamente al ruolo dei medici specialisti ambulatoriali interni, alcun protocollo operativo al fine di garantire la presa in carico domiciliare dei pazienti affetti da Covid-19, come previsto dal Dca n. 103/2020”. “Quindi, l’implementazione della capacità di risposta del territorio – conclude Accorinti – perfino oggi in piena pandemia, viene meno in conseguenza di comportamenti non corretti della commissione prefettizia, che sembra ignorare le norme e i decreti regionali sul Piano territoriale anti-Covid. Al caos organizzativo e gestionale, sul tracciamento dei contatti nel caso di soggetti positivi ed il ritardo nella comunicazione degli esiti dei tamponi, si sommano altre inefficienze”. (News&Com)