
Usa, Fauci si rifiuta di dire se è stato in contatto con Biden
(AGENPARL) – Roma, 10 novembre 2020 – Il dottor Anthony Fauci ha rifiutato di dire se è stato in contatto con il presunto presidente eletto Joe Biden.
Il capo dell’Istituto nazionale di allergie e malattie infettive ha rifiutato di rispondere alla domanda posta lunedì da Wolf Blitzer della CNN durante un’intervista.
«Preferirei non parlare di niente di tutto questo perché in questo momento, voglio concentrarmi su quello che sto facendo ora per quanto riguarda l’ottenimento di un vaccino e il raggiungimento della normalità in questo paese, cosa che penso saremo in grado di fare per arrivarci con questo vaccino», ha detto Fauci.
Quando gli è stato chiesto se sarebbe rimasto nel suo ruolo attuale, ha risposto: «Certamente, è quello che voglio fare».
Blitzer ha anche chiesto a Fauci dell’ultima volta che aveva parlato con il presidente Trump. Fauci ha detto che è stato dopo che Trump ha ottenuto il COVID-19 ed era in cura presso il Walter Reed National Military Medical Center all’inizio di ottobre.
Fauci e Trump sono stati occasionalmente in disaccordo sulla risposta alla pandemia di coronavirus, e il presidente ha persino flirtato con l’idea di licenziare Fauci dopo le elezioni. Ora, Trump si rifiuta di concedere le elezioni mentre attende le sfide legali e riconta per finire.
Fauci e Blitzer hanno anche parlato di come Pfizer e BioNTech, che hanno un contratto da quasi 2 miliardi di dollari con l’iniziativa del vaccino Operation Warp Speed dell’amministrazione Trump per produrre 100 milioni di dosi del vaccino non appena si dimostrerà sicuro ed efficace, ha annunciato lunedì mattina che un candidato vaccino ha un’efficacia superiore al 90% nella prevenzione del COVID-19.
«Potremmo avere dosi che siamo in grado di dare alle persone entro la fine di novembre, inizio dicembre. Probabilmente fino a dicembre», ha detto Fauci.
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Dato che sono stati presentati molteplici esposti legali in risposta alle elezioni del 2020, con ulteriori sfide attese ed entrambi i candidati hanno rivendicato la vittoria in alcuni stati, ma sembra sempre più probabile che queste elezioni verranno risolte in tribunale.
Per questo motivo, AGENPARL non dichiarerà un vincitore delle elezioni presidenziali del 2020 fino a quando tutti i risultati non saranno certificati e le eventuali controversie legali non saranno risolte.