
(AGENPARL) – Roma, 04 nov 2020 – Un ricorso più esteso al lavoro agile da parte delle Pa nelle aree territoriali caratterizzate da uno scenario di massima gravità e la sospensione dei concorsi. Sono questi i punti chiave del Dpcm del 3 novembre, appena pubblicato in Gazzetta Ufficiale, per quanto riguarda la Pubblica amministrazione.
Sul fronte del reclutamento, viene sospeso lo svolgimento delle prove preselettive e scritte delle procedure concorsuali, a esclusione dei casi in cui la valutazione dei candidati sia effettuata soltanto su basi curriculari o in modalità telematica, nonché ad esclusione dei concorsi per il personale sanitario e di Protezione civile. Rimane ferma la possibilità per le commissioni di procedere alle correzione delle prove scritte con collegamento da remoto.
Sul terreno del lavoro agile, invece, viene confermato in linea generale l’impianto delle norme volute da Funzione pubblica nel decreto Rilancio, come modificate dal Dpcm del 13 ottobre e dal Dm del 19 ottobre, ad esclusione delle aree del territorio nazionale che si collocano nello “scenario di tipo 4”. Per queste ultime i datori pubblici limitano la presenza del personale nei luoghi di lavoro per assicurare esclusivamente le attività che ritengono indifferibili e che richiedono necessariamente tale presenza, anche in ragione della gestione dell’emergenza. Il personale non in presenza presta la propria attività lavorativa in modalità agile.