
CATANZARO “La verità – denunciano – è che, purtroppo, il settore forestale in Calabria sta morendo nel disinteresse generale della classe dirigente regionale e nazionale. Altro che tutela dell’ambiente e politiche green! La Calabria sta subendo, dal 2009 ad oggi, nelle varie manovre finanziarie, tagli e riduzioni delle risorse che Flai Cgil, Fai Cisl e Uila Uil non accettano e l’hanno sostenuto e comunicato a istituzioni, Consiglio regionale e politica nazionale anche lo scorso anno, in occasione della manovra finanziaria”. “Flai Cgil, Fai Cisl e Uila Uil regionali e territoriali – si sostiene nella nota – saranno in prima linea per intraprendere tutte le azioni sindacali necessarie, tenendo conto dell’attuale emergenza sanitaria e nel rispetto delle norme per il contrasto alla diffusione del contagio tra i lavoratori”. “Siamo pronti – dichiarano i segretari regionali Costa, Sapia e Merlino – per una campagna informativa di denuncia e di proposta a tutto campo per mantenere alti l’attenzione sul rinnovo di un contratto integrativo regionale scaduto nel 2011 e sul confronto per il comparto forestale calabrese, sollecitando le istituzioni e la politica anche su un argomento che merita più responsabilità e dibattito, nuove prospettive e programmazione”. “I buoni propositi e le dichiarazioni del momento non servono – proseguono Costa, Sapia e Merlino –, anzi a chi sarà protagonista della prossima competizione elettorale chiediamo una chiara e netta presa di posizione sul contratto integrativo forestale e sul futuro del settore forestale calabrese. Per Flai Cgil, Fai Cisl e Uila Uil della Calabria il contratto integrativo siglato a dicembre 2019 è un punto fermo”. “Infine, a chi pensa di confondere le idee ai lavoratori forestali – denunciano i tre segretari generali di categoria – è bene ricordare che questo sindacato unitario continuerà, come sempre, a battersi per il valore della contrattazione e del confronto, avendo come unico obiettivo la tutela del lavoro e delle competenze, insieme alla necessità di sostenere concretamente il valore del lavoro forestale che, in una terra fragile come la Calabria, sta purtroppo scomparendo. Infine, Flai Cgil, Fai Cisl e Uila Uil regionali, chiedono più impegno e responsabilità rispetto alla garanzia delle retribuzioni per l’anno corrente e anni futuri per i lavoratori e lavoratrici forestali calabresi, e si rivolgono in primis all’assessore Gallo e alla giunta regionale ma anche al consiglio regionale e ai parlamentari calabresi”. “Ed oggi aggiungono anche il rispetto delle norme contrattuali vigenti in tema di cassa integrazione – concludono – che interessano i lavoratori forestali attualmente in cassa integrazione Cisoa a causa della emergenza sanitaria in atto. Le dichiarazioni del momento non servono, piuttosto fanno emergere distrazioni e inutili polemiche. Servono fatti non parole per un settore che si è visto decurtare nel silenzio della politica, nella scorsa manovra finanziaria, 40 milioni di euro”. (News&Com)