
(AGENPARL) – Roma, 26 ott 2020 – Il Governo non sbaglia tutto ma sbaglia molto. Riaprire i teatri. A casa solo le categorie più fragili e se chiudi le attività devi dare più denaro rispetto a quello guadagnato rimanendo aperti. Abbiamo messo ancora troppo pochi miliardi per la nostra economia, forse Gualtieri ha paura dell’Europa”.
Claudio Borghi, economista e deputato della Lega, è intervenuto in diretta nel programma “Gli Inascoltabili” in onda su Nsl Radio e TV
“E’ facile dire agli altri: tu chiudi perchè così riduciamo la movida e i contagi, cosa che è da dimostrare. I teatri erano già deserti prima e avevano protocolli di sicurezza molto rigidi che rispettavano, non capisco perchè accanirsi su questa categoria. Questo discorso vale per molte attività che si sentono tradite: hanno passato l’estate a seguire i controlli di sicurezza e adattarsi ad essi per poi sentirsi presi in giro e colpiti profondamente dal punto di vista economico. Capisco la rabbia della gente.”
“La questione è semplice da spiegare e difficile da sto gestire. Io non sto dicendo che il Governo sbaglia tutto, ma sbaglia molto. Ha da sempre sbagliato il modo in cui prende le decisioni. C’è un Parlamento eppure utilizza i d.p.c.m. quindi una persona prende decisioni che impattano sulla vita delle persone senza nemmeno passare dal Presidente della Repubblica”
“Il ragionamento che si fa è che i numeri sono bassi, ma se solo l’1% di tutti gli italiani dovesse andare all’ospedale non ci sarebbero comunque i posti. Con questo tasso di crescita arriveremo al 23 novembre con le terapie intensive piene e quindi hanno fatto qualcosa. Se io dovessi essere al posto di Conte, direi che ci sono delle categorie molto più fragili proteggiamo quelle come i nostri anziani facendo i modo che proprio loro non escano di casa. Se poi vogliamo chiudere alcune attività l’importante è che siano compensate immediatamente con più denaro rispetto a quello guadagnato rimanendo aperti, altrimenti è la morte”
“Ho già detto al ministro Franceschini: ma che sistema è? Chiudere i teatri sono fra i luoghi più sicuri visti fino adesso, la frequentazione si è ridotta tantissima. Già i ristoranti erano vuoti, figuriamoci i teatri. Devono essere tenute vive questa attività. Gli attori, i registi e le maestranze hanno la loro vita nell’essere sul palco e nell’aprire al pubblico anche se ridotto per la sicurezza di tutti. I teatri devono essere riaperti”
Sulle pensioni sto vedendo delle cose non mi piacciono per niente e credo che sia l’inizio della guerra fra poveri. Invece di partire con gli indennizzi per quanto possibile per chi è danneggiato, si va a danneggiare chi non lo è. Questa sarebbe una cretinata. Noi mettiamo in circolo, non so forse per timidezza o per paura di Gualtieri nei confronti dell’Unione Europea, delle cifre che sono una frazione rispetto a quello che fanno gli altri paesi: La Germani ha messo 330 miliardi per sostenere la sua economia, e in Italia al momento siamo a 60 ”
Redazione GLI INASCOLTABILI
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