
REGGIO CALABRIA “Nella lotta al Coronavirus tanto si è fatto, e molto ancora si potrebbe fare, se solo il Governo centrale tenesse fede agli impegni assunti”. Lo sostengono FI, Lega, FdI, CdL, Udc e ‘Jole Santelli Presidente’ in un “dettagliato rendiconto della situazione, degli interventi effettuati – e di quelli rimasti in sospeso – nell’azione di contrasto alla diffusione della pandemia. Una ricostruzione densa di cifre e spunti, critiche e riflessioni – spiegano – contenente anche un invito a mettere in campo più incisive azioni, indirizzata al Governo, e segnatamente, al commissario straordinario per il contenimento ed il contrasto dell’emergenza epidemiologica, Domenico Arcuri”. “Il discorso – prosegue la coalizione di centrodestra – prende le mosse dall’ordinanza a firma del vicepresidente Nino Spirlì, per l’introduzione di misure più restrittive contemplanti, tra l’altro, il divieto di spostamento (salvo comprovate esigenze) tra le 24 e le 5 e l’avvio della didattica a distanza negli istituti scolastici superiori, «a riprova della prontezza decisionale e del forte livello di prevenzione messo in campo, nonostante la nostra regione continui a risultare attualmente tra le regioni a più basso indice di contagio del Paese», si sottolinea. A seguire, la disamina delle vicende legate alla gestione dell’emergenza sanitaria, a partire dal recepimento del Decreto Rilancio, attraverso il quale la Regione Calabria ha tempestivamente irrobustito le strutture sanitarie: in terapia intensiva si è avuto un raddoppio netto dell’indice da 0,7 a 1,4, con i posti letto attualmente disponibili passati a 146, anche se si punta a far in modo che il prima possibile possano divenire 280. Un salto sin qui mancato per le vicissitudini che hanno interessato il Piano operativo Covid, per la sua attuazione dal Ministero della Salute affidato prima all’Ufficio del Commissario per la Sanità in Calabria e, successivamente, al Commissario straordinario Arcuri. Da segnalare, ancora come la definitiva approvazione del Piano da parte del Ministero sia avvenuta lo scorso giugno, con registrazione dello stesso da parte della Corte dei Conti solo a luglio e conseguente dilatazione temporale delle strategie da adottare. Non bastasse, si registrano carenza di lettini e attrezzature indispensabili per l’attivazione dei nuovi posti letto e lacune nelle assunzioni necessarie all’implementazione del personale sanitario”. (News&Com)