
CORONAVIRUS, LA POLITICA SI CONCENTRI SUGLI OSTALI CHE IMPEDISCONO LA RIPRESA ECONOMICA
(AGENPARL) – Roma, 08 settembre 2020 – La Politica dovrebbe concentrare la sua attenzione sugli ostacoli che impediscono la ripresa economica.
Solo così metteranno da parte le loro differenze ideologiche – per non dire per partito preso – e raggiungeranno un compromesso su un nuovo programma di stimolo efficiente per un’economia italiana che ha così disperatamente bisogno di poter ripartire.
I numeri sulla disoccupazione, il forte calo del Pil e la deflazione non sono certamente motivo di celebrazione di un popolo che vive nel benessere e che campa di rendita.
Una situazione che non lasciano dubbi sul fatto che negli ultimi anni l’economia italiana non sia mai stata sulla via della guarigione a seguito della più profonda recessione economica degli ultimi venti anni ed anche a seguito di politiche economiche scellerate a partire dalla dismissione di aziende di Stato e dell’abbandono dell’industria chimica e dell’elettronica di consumo (radio e Televisioni).
Pertanto, ci vorranno molti anni prima di tornare a stappare una bottiglia di spumante, sempre sperando che i responsabili delle politiche economiche riescano con idee ed azioni a realizzare misure di stimolo economico in grado di far crescere l’Italia.
Idee ed azioni che devono piegare i forti venti contrari che oggi sembrano muti insormontabili.
La prospettiva è quella di una ondata di fallimenti con il conseguente aumento della disoccupazione, visto che ad oggi non c’è stata alcuna immissione di liquidità in grado di far circolare la moneta, creare investimenti e quindi stimolare la domanda e la produzione.
Ed anche la Fed si stia preparando a un’ondata di fallimenti che potrebbero verificarsi come risposta alla più profonda recessione economica del paese a memoria d’uomo.
Ecco perché la Politica deve mettere da parte ogni pregiudizio ideologico e varare un nuovo programma economico in grado di rilanciare l’economia. Altrimenti avremmo un autunno caldo, molto caldo e pieno di tensioni sociali.