
(AGENPARL) – Milano, 6 agosto 2020 – I tre mesi previsti dalla legge 3/2018 per il varo dei decreti attuativi della professione osteopatica sono ormai diventati più di due anni. L’iter che deve definire il profilo professionale degli osteopati non è ancora concluso e lascia in una situazione di incertezza professionisti e pazienti.
L’interrogazione presentata ieri dalla Sen. Paola Binetti al Ministro per gli affari regionali e le autonomie, Francesco Boccia, riporta l’attenzione sulla necessità di definire il profilo professionale dell’osteopata quanto prima e chiede al Ministro se “non ritenga opportuno attivarsi per sollecitare la calendarizzazione dello schema di accordo in sede di Conferenza Stato-Regioni ai fini del prosieguo dell’iter normativo”.
L’interrogazione richiama alla “necessità di riprendere l’iter di regolamentazione dell’osteopatia come professione sanitaria, in attuazione della legge, onde evitare ulteriori ritardi che danneggiano i professionisti e i pazienti che vi fanno ricorso” e ricorda che “in attesa di una normativa sanitaria di riferimento la categoria degli osteopati permane in una situazione di incertezza, aggravata durante la pandemia di COVID-19 e il lockdown dall’impossibilità di ricevere indicazioni formali circa la propria attività, a differenza delle categorie professionali sanitarie già istituite”.
“Siamo a un passaggio cruciale dell’iter, ha dichiarato Paola Sciomachen, Presidente del ROI. Siamo impazienti di conoscere la risposta all’interrogazione che permetterà di capire quando sarà effettivamente calendarizzato lo schema di Accordo sugli ambiti di attività e sulle competenze degli osteopati presso la Conferenza Stato-Regioni, passaggio necessario per continuare l’iter di regolamentazione con il MIUR per la definizione del corso di laurea. Apprezziamo l’iniziativa della Sen. Binetti – ha aggiunto Sciomachen – attenta osservatrice delle questioni sanitarie del nostro Paese e sensibile ai bisogni di salute dei cittadini”.
“La legge 3/2018 ha rappresentato un momento decisivo per l’osteopatia e per i cittadini italiani, adesso è tempo di portare a compimento quel passaggio storico, ha concluso Paola Sciomachen. È importante ricordare che dalla prima indagine demoscopica sulla diffusione e la conoscenza dell’osteopatia in Italia realizzata per il ROI dall’Istituto di ricerca Eumetra Monterosa, emerge che due italiani su tre conoscono l’osteopatia, che il 20% della popolazione, vale a dire 10 milioni di italiani, si è rivolto a un osteopata. I cittadini meritano una risposta”.