(AGENPARL) – Roma, 06 agosto 2020 – Tre paesi hanno completato le procedure di ratifica per un trattato di divieto nucleare adottato dalle Nazioni Unite giovedì, portando il numero di tali paesi a 43 con un totale di 50 necessari per l’entrata in vigore del patto.
Irlanda, Nigeria e Niue sono diventati gli ultimi firmatari del Trattato sul proibizionismo delle armi nucleari, adottato nel 2017, in occasione del 75 ° anniversario del bombardamento atomico statunitense di Hiroshima il 6 agosto 1945.
Sebbene l’aggiunta di firmatari possa suscitare speranze per una tempestiva applicazione del trattato sul divieto nucleare, la sua potenziale efficacia rimane incerta poiché tutti e cinque i membri permanenti del Consiglio di sicurezza delle Nazioni Unite, tutti in possesso di armi nucleari, hanno rifiutato di ratificare il patto.
Anche il Giappone, l’unico paese al mondo ad aver subito bombardamenti nucleari, non ha ratificato il trattato, apparentemente alla luce dell’alleanza di sicurezza con gli Stati Uniti che fornisce dissuasione nucleare contro potenziali avversari.
Il segretario generale delle Nazioni Unite Antonio Guterres ha dichiarato in un video messaggio consegnato giovedì a Hiroshima, “Il rischio che le armi nucleari vengano utilizzate, intenzionalmente, per incidente o per errore di calcolo, è troppo elevato perché tali tendenze possano continuare”.
Ha anche sottolineato l’importanza dell’applicazione del trattato sul divieto nucleare, affermando che “l’unico modo per eliminare totalmente il rischio nucleare è eliminare totalmente le armi nucleari”.