
(AGENPARL) – Roma, 02 ago 2020 – La difesa di Matteo Salvini ha chiesto tutti gli atti e i documenti aventi ad oggetto i fatti relativi al procedimento penale per la vicenda della nave Gregoretti. L’argomento era stato affrontato anche nella conferenza stampa di fine anno e il premier aveva dichiarato: “Per quanto riguarda le ricollocazioni abbiamo sempre a livello di presidenza, anche con l’ausilio del ministero degli Esteri, lavorato noi per ricollocare e quindi consentire poi lo sbarco”. L’auspicio è che il Presidente del Consiglio non sfugga dalle proprie responsabilità, indirizzando risposte vaghe, vuote, formali ed elusive, e chiarisca al più presto documentando ciò che ha affermato a dicembre. Se da qui al 3 ottobre non arriverà nulla, i difensori del senatore Salvini chiederanno al giudice di domandare chiarimenti al Presidente del Consiglio, che peraltro non risponde sul conflitto di interessi per il caso Retelit. Ribadiamo la domanda: c’è qualcosa da nascondere? Così a fonti Lega, dopo le note di Palazzo Chigi.