(AGENPARL) – Roma, 09 giugno 2020 – Un comunicato firmato “I ragazzi del Cinema America” sta diffondendo fake news gravissime, anche riportando cifre di fantasia che, se non smentite, porteranno a conseguenze molto serie.
L’ANICA ha sempre guardato con simpatia all’esperienza in piazza San Cosimato, tanto da invitare Carocci alla Conferenza sul rinnovamento delle sale cinematografiche ed esprimere amicizia e sostegno a questo progetto. Non esiste un solo atto, in particolare, che possa riferirsi a iniziative di segno opposto da parte di Francesco Rutelli: occorre un’immediata e formale smentita a questo proposito.
La Sezione Distributori dell’ANICA, parimenti, non ha avuto alcun contatto con Carocci e i suoi collaboratori nel corso di quest’anno, né avrebbe potuto dare indicazioni commerciali alle aziende associate, che operano in base alle proprie strategie industriali, in un momento tanto difficile. Lo scorso anno il Presidente Lonigro è andato in Piazza San Cosimato a esprimere la solidarietà propria e di tutti gli associati. e anche la Presidente della Sezione Produttori Francesca Cima ha sempre manifestato apprezzamento ad iniziative volte all’avvicinamento del pubblico più giovane.
E’ peraltro sorprendente la superficialità con cui si mostra di ignorare che in questo momento in Italia ci sono settemila lavoratori delle sale cinematografiche e mille delle distribuzioni senza lavoro e in cassa integrazione. Una cifra drammatica cui vanno aggiunti circa 20mila lavoratori dell’indotto.
Decine di sale cinematografiche, ed alcune aziende di distribuzione indipendenti italiane hanno annunciato la cessazione definitiva delle attività. Per questo, con grande pazienza e determinazione, l’ANICA e tutte le realtà della filiera stanno lavorando per salvare industrie, occupazione, mercato, autori, maestranze, attori e talenti, e cercare di ripartire in una situazione tanto difficile. Prima di lanciare attacchi irresponsabili, occorrono l’umiltà e la coscienza di sapersi guardare intorno, oltre al proprio specifico caso. Occorre la volontà di cercare soluzioni prima che insensate aggressioni.”