
(AGENPARL) Taranto, 2 giugno Oltre 400.00 morti in tutto il mondo negli ultimi tre mesi e mezzo, di cui 33.400 morti e ben 641 decessi negli ultimi 7 giorni in Italia rappresentano un dato pesantissimo su cui riflettere. Per questo ritengo assurdo accusare il Governo di terrorismo psicologico ai danni della popolazione italiana.
A dichiararlo è Mario Balzanelli, Presidente Nazionale SIS118
“Assurdo, inaccettabile e potenzialmente terroristico a sua volta, poiché in grado di scatenare ira e conflitto sociale, anche difficilmente mitigabile, in questo momento storico così delicato. Se le criticità gestionali apicali della Fase 1, anche rilevanti, quali interpretabili sul piano tecnico e del più doveroso ed irrinunciabile confronto esperienziale e scientifico, che abbiamo riscontrato e – per le parti di competenza – pubblicamente evidenziato, fanno parte di una dialettica e di un contributo istituzionale finalizzato unicamente a migliorare e a potenziare la risposta complessiva di Sistema all’emergenza COVID-19, e quindi a tutelare al meglio vite umane e gli stessi operatori, non è mai venuto in mente a nessuno di quanti rimangono impegnati in prima linea sui vari scenari del soccorso in emergenza-urgenza, che l’informazione possa essere artatamente distorta, al fine di precipitare in un incubo permanente la cittadinanza nazionale. Di certo abbiamo a che fare con la più immane tragedia subita dall’Italia dopo la seconda guerra mondiale, davanti alla cui drammatica portata le misure di distanziamento interpersonale, l’utilizzo obbligatorio dei dispositivi di protezione individuale quali le mascherine e le visiere anti-droplets, l’auspicabile utilizzo diffuso di deumidificatori dotati di filtri HEPA, in grado di antagonizzare, con alta efficienza di filtrazione, la presenza di virus e di batteri presenti nell’aria e quindi la sospensione delle droplets in ambienti chiusi, nonchè la necessità primariamente “clinica”, oltre che governativa, di mantenere alta la guardia, ancora oggi, e per i prossimi mesi, nella doverosa previsione di una possibile seconda ondata del prossimo autunno-inverno, si pongono quali fondamenti determinanti di una azione preventiva efficace, in questa fase 2, volta a mettere in reale sicurezza la nostra nazione. Altrettanto inutile, sul piano clinico, sofisticare, in questi giorni, se il paziente sia deceduto “per” il COVID o “con” il COVID, laddove non si è dimostrato affatto, a livello planetario, che SARS-CoV2 possa svolgere il ruolo di un “gentile spettatore inoffensivo” rispetto al più catastrofico evento biologico che possa colpire un uomo, cioè la sua morte, che sarebbe, secondo talune ipotesi, meramente prodotta o comunque significativamente condizionata da altre patologie concomitanti. Basta, quindi, con le liti innaturali, amplificate a dismisura a livello massmediatico, le discussioni inferocite finalizzate alla reciproca delegittimazione, particolarmente quando si verificano tra eccellenti colleghi ed autorevoli scienziati. Vi è un Paese da risollevare e da proteggere, oggi più che mai! Il 118 nazionale auspica, al contrario, più concretamente, il mantenimento ed anche una maggiore attenzione riguardo all’entità delle misure di prevenzione, particolarmente a carico delle regioni che si confermano a maggior numero di morti e di nuovi contagi, perché quanto già vissuto drammaticamente, anche sulla nostra pelle, non abbia, il più possibile, mai più a verificarsi.”