(AGENPARL) – Roma, 26 maggio 2020 – La storia tra il 1450 e il 1550 di tre generazioni della famiglia Zane dell’isola di Mazzorbetto della Laguna nord di Venezia. La narrazione è costruita sugli incontri delle vicende trascorse dei tre fratelli Zane.
Il maggiore, Pietro, Magnifico Ammiraglio dell’Arsenale di Venezia che, grazie all’importante carica conquistata, protegge e veglia sulle vicissitudini trascorse dai propri fratelli e dalla stessa sua famiglia.
Il secondogenito Girolamo, nominato Gastaldo nelle corti Benedettine di Correzzola (PD), accompagna il lettore a vivere le difficili situazioni vissute dalle genti del Dogado veneziano, del Contado padovano e del Piovado, nel passaggio dal medioevo al rinascimento. L’esposizione propone i fatti realmente accaduti dopo la disfatta dell’esercito veneziano ad Agnadello sulle sponde del fiume Adda, l’assedio delle città murate e di Padova da parte delle truppe Aburgiche e la difesa degli Arsenalotti delle corti Benedettine.
Il più giovane dei tre, Alvise, che in questa narrazione è il principaleprotagonista, è un riconosciuto marangone – falegname – e Proto Maestro nella fabbrica delle meraviglie, come allora era chiamato l’Arsenale di Venezia. Partendo dal piccolo e meraviglioso mondo della laguna nord di Venezia, la storia fantastica della famiglia Zane propone un riverbero di straordinarie vicende e di vita vissuta che porterà Alvise a conoscere le fraglie degli intrepidi Zattieri e i luoghi e le persone eccezionali che assicuravano sul fiume Piave il rifornimento del legname per la costruzione delle navi all’Arsenale di Venezia.
Nel raccontare la storia di una Venezia che sta sbocciando sull’acqua, governata da una Repubblica Serenissima strabiliante, l’autore riesce a far convivere personaggi davvero vissuti in quell’epoca, con coinvolgimenti protagonisti ideati per rappresentare le vicende qui narrate.
Infine, sarà il figlio di Alvise, Jacopo, a ricondurre tutti i fili di questa narrazione per significare la scelta del titolo di questo romanzo: “Lo scalmo della vita”.