(AGENPARL) – Roma, 21 maggio 2020 – La Cina discuterà una legge sulla sicurezza nazionale su misura per Hong Kong nel suo prossimo parlamento, secondo quanto riferito dall’agenzia di stampa Xinhua gestita dallo stato, in una mossa che avrebbe ulteriormente antagonizzato i manifestanti democratici sul territorio.
All’inizio della giornata, i media di Hong Kong hanno riferito che la legge, che potrebbe essere approvata al Congresso Nazionale del Popolo a partire da venerdì, metterà fuorilegge gli atti di separazione, sedizione, interferenze straniere e terrorismo in città.
Se la legge verrà applicata, anche le persone di Hong Kong che criticano il governo cinese guidato dai comunisti potrebbero essere accusate di secessione, affermano gli esperti di politica estera.
Il South China Morning Post ha citato fonti che affermano che Pechino aveva concluso che il legislatore di Hong Kong non poteva approvare una legge sulla sicurezza nazionale dato il clima politico.
Un tentativo di emanare una legge sulla sicurezza nazionale nel 2003 fallì dopo che circa mezzo milione di persone scesero in piazza per protesta. Il governo ha ritirato il disegno di legge e da allora nessuna amministrazione ha ripreso il processo legislativo.
Le notizie sulla decisione di Pechino arrivano quando i delegati di Hong Kong all’organo consultivo politico cinese e i deputati al suo legislatore si incontrano a Pechino per le sessioni annuali, che sono state rinviate dalla solita data di inizio marzo a causa della pandemia di coronavirus.
Il rapporto SCMP afferma che i dettagli del piano cinese saranno presentati al Congresso nazionale del popolo venerdì e saranno votati il 28 maggio.
Nell’ambito del quadro “un paese, due sistemi”, a Hong Kong fu promesso che avrebbe goduto dei diritti e delle libertà di una regione semi-autonoma dopo il ritorno dell’ex colonia britannica al dominio cinese nel 1997.
La rabbia pubblica, tuttavia, è cresciuta nel territorio da anni a causa dell’apparente tentativo di Pechino di minare le sue libertà, soprattutto da quando il presidente cinese Xi Jinping è salito al potere nel 2012, dicono gli esperti.
L’anno scorso, a Hong Kong sono scoppiate ripetutamente proteste su larga scala contro il governo continentale.