
(AGENPARL) – Roma, 04 maggio 2020 – Fra le varie realtà operanti durante questa straordinaria emergenza pandemia da Coronavirus è certamente da segnalare il SOGIT (Soccorso dell’Ordine di San Giovanni di Gerusalemme in Italia), antica istituzione cavalleresca, cugina parigrado del più noto SMOM (Sovrano Militare Ordine di Malta).
A differenza dell’Ordine di Malta, i Giovanniti, molto forti soprattutto in Germania e nel nord Europa (noti come Johanniter International), sono però ecumenici, quindi aperti a tutti i cristiani delle diverse chiese e confessioni (riformati, cattolici e ortodossi). E infatti, nelle tradizionali attività SOGIT di primo soccorso e 118, protezione civile e volontariato sociale, in Italia, si sono aggiunti i volontari nazionali del coordinamento “Giovanniti Ortodossi” che, con la benedizione ufficiale dei Patriarcati canonici di Costantinopoli, Georgia e Romania, sono stati molto attivi nella distribuzione domiciliare (una media di 300 consegne al giorno il mese di aprile) di pasti pronti, pacchi alimentari, generi di prima necessità, mascherine e guanti, alle famiglie bisognose, sia italiani che straniere, ma anche alle chiese ortodosse ed ai presidi delle forze dell’ordine. In tali iniziative sono stati coinvolti anche noti imprenditori come i milanesi Roberto Bernardelli (operatore nel settore turistico alberghiero) e Massimo Sottili (architetto, artista e ristoratore), e Raffaele Sepe di Roma (responsabile di un gruppo internazionale che si occupa di sistemi e servizi di sicurezza, ma anche appassionato studioso di cavalleria templare). Non solo, i volontari giovanniti ortodossi, con una forte identità cristiana ed eurasiatica, data la loro fitta rete internazionale di rapporti diplomatici, politici ed istituzionali, hanno dato supporto, logistico e di interpretariato, alle delegazioni russa, romena e albanese che sono venute a portare aiuto medico sanitario alla popolazione italiana. “Gli ortodossi in Italia sono quasi due milioni, siamo la seconda comunità religiosa nazionale dopo i fratelli cattolici. Ci stiamo finalmente organizzando per far sentire la nostra voce, per dare una mano alle nostre comunità ma anche alla nostra nuova patria di adozione, l’Italia, che oramai amiamo come le nostre terre di origine” ha dichiarato la nobildonna georgiana Lali Panchulidze, una delle promotrici, insieme alle principesse russe Natacha Troubezkoy e Anastasia Rurikovich, che ha voluto ringraziare i sacerdoti ortodossi più attivi in questo periodo (lo ieromonaco greco bizantino Padre Ambrogio, il parroco romeno transilvano Padre Claudiu Ioan Cocan e l’archimandrita georgiano Padre Kirioni Machaidze) ed i vertici italiani del SOGIT (la presidente professoressa Graziella Kainich, il segretario Federico Villata, il responsabile della protezione civile Alberto Furlan, ed il coordinatore lombardo Carlo Bianco). Prossimo obbiettivo dei Giovanniti Ortodossi è quello di consolidare la propria organizzazione in tutta Italia ed Europa, facendo appello alla fratellanza cristiana ed alle antiche tradizioni cavalleresche del mondo orientale che, all’ordine crociato di San Giovanni di Gerusalemme (di Rodi e di Malta), dette sostegno, protezione ed anche il 72° gran maestro, lo Zar Paolo I, imperatore di tutte le Russie. In questo senso, al principe bizantino Roberto Spreti Malmesi Griffo Focas di Cefalonia è stato dato preciso mandato per contattare, verificare, selezionare e coinvolgere in questa ambiziosa operazione mondiale, gli oltre venti gruppi cavallereschi giovanniti nati dalla diaspora zarista russa e da successive scissioni e rifondazioni, in Francia, Inghilterra, a Malta e negli Stati Uniti d’America