
(AGENPARL) – Roma, 03 mag 2020 – “Gli italiani in questi 54 giorni di chiusura si sono dimostrati rispettosi, intelligenti, solidali. 11 milioni di controlli, furbi solo il 3%. Si chiedono ora regole certe al governo, poi chi le rispetta può tornare a lavorare, in sicurezza. Fosse per me le autocertificazioni le toglierei a tutti. Nessuno si va a cercare un virus. Via autocertificazioni, via burocrazia. Gli italiani vengano trattati da persone serie. Se ci sono Regioni dove fortunatamente da giorni non ci sono casi, perché non lasciar tornare a lavorare i cittadini di quei territori, nel rispetto di tutte le norme di sicurezza? Preoccupazione di molti è non morire di fame ora. Se un supermercato è in grado di garantire la sicurezza, perché non possono entrare in due in un bar, da un parrucchiere, da un estetista o in un negozio. Se uno è in grado di mettere in sicurezza la sua attività, perché non può tornare a lavorare? Non fa bene la confusione sulla scuola. Si è detto tutto e il contrario di tutto. Scuola a distanza non è la scuola vera, anche se è stata dimostrata efficienza grazie a professori straordinari. Supportare oratori e centri estivi che possono operare in sicurezza. Sarebbe un aiuto concreto per bimbi e genitori. La mia idea di Italia che riparte è: ZERO burocrazia, condono tombale sul pregresso, aiuti ed interventi a fondo perduto soprattutto in settori come agricoltura e turismo”. Così il segretario della Lega, Matteo Salvini da Barbara D’urso