
Reggio Calabria, 27 aprile 2020 – La prima condizione necessaria è l’approvazione del Bilancio per poter affrontare ancora di più affrontare questo stato di emergenza sanitaria ed economica con tutte le risorse di cui la Regione dispone. E oggi siamo qui anche per questo motivo. Ma oltre al Bilancio è necessario fare un passo in avanti e pensare a un Piano operativo per utilizzare i fondi comunitari non spesi (parliamo di oltre due miliardi di euro) per contrastare la crisi economica e sociale della nostra regione e per sostenere settori strategici quali l’agricoltura, il turismo e l’ambiente.
Il Fondo per lo sviluppo e la coesione (FSC) dei tre cicli di programmazione 2000-2006, 2007-2013, 2014-2020 è oggetto di un profondo processo di razionalizzazione, semplificazione ed efficientamento dei processi di programmazione: oggi alla luce della pandemia, l’Europa ha deciso di autorizzarne la flessibilità per rispondere al mutamento del contesto economico e sociale dell’Europa. La riprogrammazione delle risorse non impegnate, o meglio non allocate su interventi, è un punto fondamentale.
Le risorse del Fondo per lo Sviluppo e la Coesione (FSC) assegnate alla Calabria ammontano a circa tre miliardi di euro per i tre cicli di programmazione (art. 44 – legge 58 del 2019 su misure urgenti di crescita economica e per la risoluzione di specifiche situazioni di crisi).
Serve incrementare gli investimenti pubblici nel Mezzogiorno agendo sul riequilibrio della spesa ordinaria (effettiva applicazione della clausola del 34%) e l’accelerazione della spesa aggiuntiva sia in termini di competenza che di cassa.
Ad oggi, al 31 dicembre, ecco lo stato dell’arte sull’utilizzo dei fondi del ciclo 2014-2020: su una dotazione finanziaria di € 2.378.956.000,84, gli impegni pubblici sono € 1.209.200,49; i pagamenti pubblici € 674.953,54, spesa certificata € 634.073,42.
Patto per la Calabria delibera Cipe 25/2016: dotazione finanziaria € 1.198.700.000,00. Quota fondo FSC 2014-2020: risorse impegnate pari a € 271.343.474,44, pagamenti effettuati € 13.854.525,61.
Casi emblematici di mancato utilizzo dei fondi comunitari: avviso pubblico DOTE LAVORO E INCLUSIONE ATTIVA (pubblicato nel novembre del 2017) con uno stanziamento di 66 milioni di euro. Ad oggi pagamenti effettuati per circa 5 milioni di euro, spese certificate 200 mila euro.
Asse 9 Inclusione sociale: FESR DOTAZIONE FINANZIARIA 139,7 milioni, pagamenti effettuati per 20,9 milioni, spese certificate 17,1milioni.
Inclusione sociale Fondo sociale Europeo: a fronte di una dotazione finanziaria di 67,8 milioni si registra un costo ammissibile pari a 15 milioni di euro, operazioni selezionati 15,4 milioni, pagamenti 3 milioni, spese certificate 3 milioni. (News&Com)