
(AGENPARL) – Roma, 26 apr 2020 – “I Vescovi italiani non possono accettare di vedere compromesso l’esercizio della libertà di culto. Dovrebbe essere chiaro a tutti che l’impegno al servizio verso i poveri, così significativo in questa emergenza, nasce da una fede che deve potersi nutrire alle sue sorgenti, in particolare la vita sacramentale”. Così la Cei, Conferenza episcopale italiana, in una nota intitolata ‘Il disaccordo dei vescovi’ sul decreto fase 2 del governo, illustrato da Conte. Stato decida per salute, ma Chiesa è autonoma su Comunità Cristiana, dice Cei.