
(AGENPARL) – Roma, mercoledì 01 Aprile 2020 – Il giornalista ed editorialista venezuelano Javier Vivas Santana, è stato rapito e imprigionato nella notte fra martedì e mercoledì scorso presumibilmente da membri della direzione generale del controspionaggio militare (Dgcim) di stato. Santana su Twitter, prima del suo arresto avrebbe scritto che il “Dgcim mi sta prendendo in custodia”.Le condizioni di Javier Vivas Santana e le modalità dell’arresto sono ancora sconosciute, in quanto le autorità non hanno annunciato il suo arresto ufficialmente. Tempo fa il giornalista Santana su Twitter, aveva reso note foto intime di un funzionario della Guardia nazionale bolivariana con commenti denigratori e il suo arresto sarebbe collegato a questo evento.
Vivas Santana, rappresenta un soggetto scomodo per il regime bolivariano ed è autore di molti articoli critici contro il governo venezuelano; L’editorialista sovente ha pubblicato i suoi scritti su portali web come Aporrea, El Nacional e Punto de Corte, è il terzo giornalista arrestato dalle forze di sicurezza del governo Maduro in meno di una settimana, dopo Darvinson Rojas e il direttore del quotidiano La Verdad de Vargas, Beatriz Rodríguez. Rafael Ramírez Carreño ambasciatore e ingegnere meccanico venezuelano, nominato Ministro dell’Energia e del Petrolio ininterrottamente dal 2002 al 2013 sulla sua pagina ufficiale RR.RAfael Ramirez, si scaglia contro il governo degli antagonisti Maduro – Guaido, entrambi paradossalmente eletti presidenti del Venezuela che da tempo di fronteggiano per acquisire il comando esclusivo dello Stato Sud Americano. Questa la dichiarazione .” Non conosciamo Vivas Santana ma lo consideriamo nostro partner in questa pagina coraggiosa che è Aporrea, partner in questa bellissima avventura che di oppositori al potere esercitato contro l’umanesimo, contro l’uomo e contro la natura.”Leggiamo con interesse tutti i tuoi articoli e rispettiamo il tuo diritto di esprimersi e di commentare”.
“Ora Vivas Santana è stato rapito da un commando ed il suo crimine è la scrittura e non si sa in quali condizioni lo tengono imprigionato”.” È uno dei prigionieri di un governo codardo che si infuria contro coloro che non sono deboli e non sà reagire contro gli oppositori forti” . Vivas non è l’unico prigioniero, nelle celle venezuelane sono incarcerati gli stessi dirigenti del PDVSA che un tempo producevano tre milioni di barili, di petrolio per il paese; in prigione c’è lo stesso manager Luongo, uno degli uomini che conosceva i meccanismi di gestione e produzione della raffineria, della benzina di tutto il continente; in prigione ci sono generali Baduel e Rodríguez Torres, assieme centinaia di ufficiali, centinaia di prigionieri politici di tutte le opposizioni e la maggior parte sono stati reclusi senza processo equo o una causa anzi molti sono detenuti con false accuse e senza alcuna prova di reato. Non mancano coloro che sono lontani dalla loro terra e vivono l’angoscia e la solitudine dell’esilio”.” È tempo di reagire, di essere coraggiosi e credere che si possa cambiare qualcosa, il riferimento contro al madurismo e contro il gringo guaidó”;” è tempo di impedire il protrarsi dei loro abusi, svelandone le bugie, è tempo di lasciar parlare i leader di questo popolo orfano e maltrattato”. “Non è momento di conciliazione, rettifiche, dialoghi, poichè più volte chieste senza minima risposta positiva ma solo arroganza e accuse”. “Dopo le reciproche accuse dei gringos Maduro e l’antagonista Guaido la disputa sul potere non si è mai arrestata, ed è questa è l’origine di tutti i problemi del paese e dal caro petrolio, benzina, cibo, occupazione, sanità, università, Arco Minero, traffico, perchè tutto è controllato dai miraflores; il madurismo fatica a mantenere la sua egemonia, guaidó d’altro canto propone un governo di concertazione” …
“Il Venezuela merita di meglio, non può arrendersi, i suoi capi hanno il dovere di guidarlo per impedire la retrocessione”.” Chávez merita un altro finale, il suo sogno, la sua lotta, la sua morte non possono essere consumati tornando al passato”.” Il Chavismo non può essere annientato dai traditori, il Chavismo non può essere soppresso senza resistenza”.” Chiediamo non solo la libertà di Vivas Santana, ma di tutti i prigionieri politici, l’istituzione di un nuovo governo sovrano, senza la tutela del Gringo, senza guaidó.Abbiamo bisogno di un governo che sia competente per una ricostruzione di un nuovo paese che sia di estrazione Chavista, un governo che non sia folle, che non ci riporti al passato e che sostenga l’ideologia di Chávez, un governo trasparente e sincero”. “Chiediamo la rimozione e l’arresto di Maturo, la detenzione immediata di Guaidó, del Procuratore, Jorge Rodríguez, Diosdado, lo scioglimento della costituente e delle assemblee dell’attuale governo”. Questa la dichiarazione di Rafael Ramírez Carreño.