
(AGENPARL) – Bruxelles, 20 marzo 2020 – “In tempo di guerra è lecito e doveroso ricorrere a misure eccezionali: per questo motivo ho chiesto alla Commissione Europea di sospendere le normative riguardanti le gare d’appalto oltre che per lo stato di emergenza attuale, anche per il post emergenza. L’Italia, l’Europa e il mondo stanno vivendo un momento drammatico. Siamo in guerra contro il COVID-19, nemico subdolo e invisibile che miete vittime ovunque e che mette a durissima prova tutti i sistemi sanitari e l’economia italiana. I 25 miliardi stanziati dal Governo italiano potrebbero costituire una bocca d’ossigeno per le nostre imprese, che, tuttavia, rischiano di ricevere un’ulteriore beffa per effetto della Direttiva 2014/24/UE sugli appalti pubblici, che prevede che per le forniture di materiali e servizi si proceda con bandi di gara aperti a tutte le società di tutti gli Stati membri. In un momento in cui i confini sono chiusi, il trattato di Schengen è sospeso e gli altri Paesi stanno tutelando i loro mercati, sarebbe logico applicare una norma di sospensione delle gare europee, permettendo alle sole aziende con sede legale e operativa in Italia di partecipare ai bandi. Nonostante le norme sugli appalti pubblici prevedano già deroghe per casi di estrema urgenza, queste non coprirebbero la crisi post emergenziale successiva in cui molti settori dell’economia si troveranno. Auspico che anche il nostro Governo si muova in tal senso, a protezione delle aziende e della economia italiana”.
Lo dichiara in una nota Massimo Casanova, europarlamentare della Lega, che ha presentato un’interrogazione alla Commissione Europea.