
(AGENPARL) – Roma, 13 marzo 2020 – Secondo un’indagine effettuata da Anpit, l’Associazione Nazionale per l’Industria e il Terziario, su un campione di centinaia di imprese dislocate sull’intero territorio nazionale, il 97% delle imprese associate ha già subito – per l’emergenza Coronavirus- pesanti contraccolpi negativi. Il 65% delle aziende dichiara una riduzione significativa del fatturato e il 53% ritiene di dover procedere ad una riduzione del personale laddove non possa accedere ad ammortizzatori sociali. Il 96%, comunque, si dichiara comunque fiducioso di poter tornare, seppur con le difficoltà del caso, alla normalità se la situazione non si dovesse prolungare per oltre 60 giorni.
In particolare, la quasi totalità delle aziende che operano nei settori turismo e pubblici esercizi dichiara una grave riduzione del giro di affari; il 75% di dover procedere ad una riduzione del personale laddove non si possa accedere ad ammortizzatori sociali.
Il dato aumenta se si prende in considerazione quella che inizialmente veniva indicata come “Zona rossa”, e che comprende le Regioni di Piemonte, Lombardia, Veneto, Emilia Romagna e Marche: la totalità delle imprese dichiara di avere una riduzione significativa del fatturato; l’ 87% ritiene di dover procedere ad una riduzione del personale senza aiuti sociali.
Stessa situazione a Roma, nei settori del turismo e dei pubblici esercizi: per il 100% delle aziende c’è una riduzione significativa del fatturato, e l’85% di queste ritiene imprescindibile l’attivazione di uno scivolo per poter tornare alla normalità.
“Una situazione drammatica – dichiara Federico Iadicicco, presidente di Anpit – come associazione nazionale abbiamo già evidenziato la necessità di attivare una serie di misure per superare una delle più gravi crisi di questo secolo. Oltre allo stanziamento di almeno 25 mld nel breve periodo, portando al 3% il rapporto deficit/PIL e spingendosi fino al 3,5% tra misure immediate e rilancio post crisi, chiediamo inoltre la sospensione degli adempimenti tributari fino a dicembre 2020 e rateizzazione negli anni successivi. Cassa Integrazione e Fondo d’Integrazione Salariale per tutte le aziende del territorio con procedure snelle e non burocratiche. Infine fondamentale la temporanea sospensione delle rate dei mutui; congedo parentale e voucher baby sitting”.