(AGENPARL) – Roma, 11 marzo 2020 – Per il Presidente del Consiglio di Stato Filippo Patroni Griffi, il parere della Commissione speciale ha fornito una interpretazione coerente con la ratio dell’art. 3 comma 1 del Decreto Legge 11/2020, partendo dal presupposto che “noi magistrati amministrativi dobbiamo assicurare fino in fondo la continuità del servizio giustizia, a garanzia dei diritti dei cittadini. Ovviamente, dobbiamo farlo nei limiti necessari ad assicurare la tutela della salute ed evitare le occasioni di contagio. In questa emergenza ciascuno di noi è chiamato a fare la propria parte, con serietà e responsabilità e la magistratura non si può sottrarre. È inevitabile che nell’emergenza ci possano essere difficoltà e disservizi ma noi garantiamo il nostro massimo impegno, condiviso con tutta la magistratura amministrativa e con il Foro, per non interrompere il servizio”. “Per quanto riguarda le misure precauzionali di contenimento dell’epidemia da COVID19, fin dal 24 febbraio abbiamo adottato in Consiglio di Stato, nei Tar e presso il CGARS, tutte le misure necessarie per evitare gli assembramenti in udienza (per esempio con le chiamate prestabilite per le udienze). A seguito dell’ultimo decreto legge, abbiamo sospeso le udienze fino al 22 marzo e adottato la chiusura degli Uffici per le relazioni con il pubblico e la chiusura di tutti gli altri uffici nella giornata di sabato, continuando a garantire tutte le attività informative in via telematica e telefonica. La giustizia amministrativa è un presidio fondamentale a tutela dei cittadini e questo filo non si può interrompere, va incanalato con gli strumenti che la tecnologia ci fornisce per fronteggiare, con il contributo di tutti, questa emergenza. Ieri sera e’ iniziata la sanificazione di tutti i Palazzi del Consiglio di Stato (grazie alla chiusura anticipata degli Uffici alle 17.30) e anche i Presidenti dei Tar sono impegnati nelle attività di sanificazione preventiva degli Uffici. Sono state anche predisposte delle misure di coordinamento per tutti gli Uffici, giudiziari e non, della giustizia amministrativa per gestire la fase dal 23 marzo in poi, incentivando le misure organizzative che favoriscono le udienze in via telematica o telefonica per evitare l’interruzione del servizio giustizia”.
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