
(AGENPARL) – Roma, 10 mar 2020 – “Finalmente qualcuno ci ha ascoltato. Esco preoccupato, abbiamo portato la voce di chi chiede misure drastiche SUBITO, di chiudere tutto subito per ripartire sani. Ma la risposta è stata “No”. Quindi totale incertezza. È il momento delle scelte drastiche. Temiamo che qualcuno sottovaluti l’emergenza sanitaria e la situazione nei territori. Sullo sfondo c’è il silenzio dell’Ue che dimostra ancora una volta la sua lontananza dagli italiani. Ci hanno detto: “Vi faremo sapere”… Noi stiamo dimostrando responsabilità, voglia di dialogo e compattezza. Non sono contento di quello che ho sentito: non ci sono tempi certi per l’economia e non si rendono conto dell’emergenza sanitaria. Quello annunciato dal governo è un primo passo, lo apprezziamo ma non basta. Dobbiamo fare in fretta e di più, senza tentennamenti. Chiudere tutto e subito, senza lasciare spazio a dubbi o interpretazioni. E mettere a bilancio per aiutare SUBITO famiglie e imprese (soprattutto i piccoli) non 7 ma 70 miliardi, e che in Europa non perdano tempo a discutere. Ogni giorno perso è un dramma, volere è potere. Tutto quello che non è strategico va chiuso, escluso alimentari, farmacie, Sanità, Sicurezza. Dal Governo non ci sono indicazioni chiare, occorre anche un intervento straordinario per i sindaci. Tolleranza zero e commissario straordinario. Grazie a donne e uomini della Polizia Penitenziaria: su tivù e giornali vorremmo vedere intervistati loro, non solo i Garanti dei detenuti. Abbiamo visto scene surreali, non è possibile che ci siano decine di carceri in rivolta.Al presidente Conte abbiamo sottolineato che non è possibile che nel mondo giri l’immagine delle carceri italiane in rivolta”. Così il leader della Lega, Matteo Salvini al termine dell’incontro tra maggioranza e opposizione a Palazzo Chigi.