(AGENPARL) Roma, 27 gennaio – Lo richiede il mercato: auto ibrida, a tutti i costi. Perchè?
Businness o reale bisogno di ridurre l’inquinamento? Roma “docet”. Si vietano i diesel, anche euro 6, ma le colonnine di rilevamento continuano a segnare valori “stratosferici”. Mistero! Meglio non pensarci ed entrare nella nuova sfida Mini: “l’elettrico”.
Oggi proviamo Mini Countryman Plug-in Hybrid.
Mini Italia, con la professionalità e competenza di sempre, ci permette di testare il mezzo a modo nostro. Non con una prova di un’ora, ma “vivendo” l’auto per giorni e giorni.
Risultato finale: l’eccellenza di sempre. Vediamo i numeri, cercando di raccontarvi le emozioni che questa auto può dare al suo pilota. La Mini Countryman all4 Plug-in Hybrid è un’auto plug-in, ovvero un’auto che gode di una “elettrificazione intermedia”. Tanto per capirsi, l’auto è dotata di un motore termico a benzina di 1.5 litri turbo ( con dna tutto BMW) e 136 hp ed uno elettrico da 88 hp: il primo “scarica” la propria potenza sulle ruote anteriori e il secondo su quelle posteriori. La trazione ALL4 completa lo “stato dell’arte” rappresentato da questa vettura.
Se uniamo i due motori ci troviamo a guidare un’auto da 224 hp totali con trazione integrale. Il tutto con un livello di inquinamento bassissimo. Omologazione da record.
Saliamo su questo gioiello tecnologico e ci sembra di essere sulla Mini Countryman di sempre. Originalità, cura dei dettagli, infotainment d’avanguardia, rivestimenti al top. Da un’analisi più approfondita vediamo subito che manca il contagiri, sostituito da uno strumento capace di farci capire quanta carica elettrica abbiamo ancora viaggiando, se stiamo utilizzando il motore termico, oppure ricarichiamo la batteria o utilizziamo tutta la potenza, … bisogna farci l’abitudine.
Cavo di ricarica attaccato alla vettura e collegato alla presa del nostro box domestico; dopo 4 h circa abbiamo l’auto pronta, “ricaricata”. Scegliamo nelle impostazioni della vettura la sola guida elettrica e sul cruscotto vengono segnalati 38 km di autonomia. Difficile, lo ammetto, tenere il piede leggero.. il motore elettrico accelera in modo entusiasmante, ma attenti…così facendo l’autonomia si riduce velocemente. Il piacere di guida in questa modalità è massimo. La trazione interessata dal motore elettrico è quella posteriore, non aggiungo altro.
Una nota sul cambio: automatico, sei rapporti, praticamente perfetto. Impossibile accorgersi del passaggio da elettrico a termico. 10 e lode.
La Mini Countryman all4 Plug-in Hybrid si guida come tutte le altre Mini, si apprezza lo sterzo pronto, l’ottimo inserimento nelle curve e la perfetta taratura delle sospensioni. Dote quest’ultima da evidenziare in questo caso visto che i tecnici hanno dovuto fare i conti con il maggior peso delle batterie che alimentano il motore posteriore.
Il motore termico: un parco e grintoso 3 cilindri turbo che ama sfoderare tutta la sua grinta, quando si affonda il gas. Ci concediamo 10 giri di pista per saggiare i 224 cavalli e le ruote motrici 4. Eccellenti le performance erogate in sicurezza. Il tachimetro segna 220 km/h, ma ne ha ancora… family feeling MINI rispettato!
Questa Mini è un punto di riferimento nelle plug-in hybrid. Il costo? Una piacevole sorpresa da scoprire in concessionaria.