
(AGENPARL) – Roma, 07 Ottobre 2019 – Il ministro del petrolio iraniano Bijan Zangeneh ha dichiarato che, la compagnia petrolifera statale cinese China National Petroleum Corp, ha revocato un importante accordo da $ 5 miliardi per sviluppare una parte del massiccio giacimento di gas naturale offshore dell’Iran. Le motivazioni non sono state rese note in modo ufficiale. Il ministro degli Esteri iraniano Mohammad Javad Zarif domenica ha reso note dichiarazioni contro gli Stati Uniti che, stanno ostacolando la politica economica di Teheran fomentando il dissenso fra gli investitori stranieri. L’Iran detiene la seconda più grande riserva mondiale di gas naturale e la quarta più grande del mondo. La maggior parte del suo gas naturale proviene dal suo enorme giacimento che si trova nel campo di South Pars, condiviso con il Qatar. A South Pars, era previsto un piano iniziale di sviluppo per la realizzazione di 20 pozzi e due piattaforme pozzo, un progetto ampio per una una capacità di 2 miliardi di piedi cubi di gas naturale al giorno. La Total SA francese avrebbe dovuto partecipare con una quota del 50,1% con CNPC con il 30% e la società iraniana Petropars con il 19,9%, ma anche questo contratto è stato revocato a causa delle sanzioni statunitensi.