
SANGINETO Sollecitata da cittadini sensibili ai temi del patrimonio culturale, ho chiesto al Direttore Generale Archeologia Belle Arti e Paesaggio del MiBAC, superiore gerarchico dei Soprintendenti ABAP di tutta Italia, quali siano le responsabilità e quali, di conseguenza, le intenzioni del Ministero oggi nuovamente a guida Franceschini in ordine alla conservazione del Castello del principe di Sangineto Lido. Non è accettabile, infatti, che l’edificio, sorto nel tardo Quattrocento per iniziativa dei principi di Bisignano, vincolato espressamente nel 1987, sia lasciato languire nel più totale abbandono e che si assista indifferenti alla sua progressiva rovina. La proprietà, privata o pubblica che sia, gli Enti locali e il Ministero Beni Culturali non possono consentirlo senza disattendere ai propri compiti e tradire i propri principi, né la comunità locale, che vi riconosce giustamente un pezzo significativo della sua eredità culturale, può permettersi di perderlo. (News&Com)