
“Non capisco cosa spinga Oliverio ad avanzare una sua nuova candidatura per le regionali”. Così Massimo Scura in una lettera dove analizza i tratti salienti del mandato del governatore, ormai in scandenza, con un occhio attento alla problematica questione – ed al bilancio – della sanità: “Da questa volontà del governatore regionale si desume l’assenza di un serio approfondimento sui motivi che hanno causato le ripetute sconfitte del PD calabrese in tutte le elezioni, dal 2014 ad oggi, prima comunali, poi referendarie, politiche ed europee, ben peggiori, queste ultime tre, del dato medio nazionale. Di fatto il dibattito post elettorale del partito calabrese si è sempre dipanato in un riposizionarsi in questa o quella banda PD, quando non anche in veri e propri traslochi in altre formazioni politiche con motivazioni le più fantasiose. Infine tutte le bande si sono riunite in due gruppi, pro e contro Oliverio”.
Poi, con riguardo alla sanità: “L’unico suo obiettivo era diventare commissario. Ha ottenuto come risultato il decreto Calabria e con esso lo sfascio di quanto costruito in quattro anni da me – dice ancora Scura – da alcuni direttori generali e da pochi dirigenti del dipartimento, da lui scientemente distrutto, non difendendo neppure il valore dei Lea raggiunti, per non aver inviato I flussi a Roma. Lo scorso martedì, al neo ministro Speranza è stato chiesto quanto per un anno era stato posto iscritto alla ministra Grillo, ossia una legge Madia bis che consentisse la stabilizzazione dei precari. Ma un anno fa non eravamo sotto elezioni e la cosa non poteva interessare Oliverio”.