(AGENPARL) – Roma, 25 settembre 2019 – La speaker della Camera dei Rappresentanti, Nancy Pelosi (Dem) , martedì ha annunciato l’avvio formale di impeachment nei confronti di Trump.
In un annuncio noto a livello internazionale per il suo tono formale, la Pelosi che aveva rifiutato di andare avanti con impeachment per mesi, ha definito la mossa politica come una risposta necessaria alla lunga scia di accuse contro il presidente Trump.
«Il presidente deve essere ritenuto responsabile. Nessuno è superiore alla legge» aveva dichiarato Nancy Pelosi.
Ora la questione è che non tutti i democratici soprattutto quelli moderati sono concordi nella richiesta di impeachment perché è c’è la preoccupazione che questa presa di posizione divida non solo il Paese ma soprattutto porti alla sconfitta del partito dem alle elezioni presidenziali del 2020.
«Non credo che sia positivo per il Paese. Non penso che sia positivo per noi (dem) in quanto si riferisce alle nostre questioni internazionali», ha dichiarato il rappresentante Jeff Van Drew. «Abbiamo un anno per vincere le elezioni, quindi a meno che non troviamo qualcos’altro, mentre osserviamo questo avvio di procedimento di messa in stato di accusa, e a meno che non ci sia qualcos’altro che è davvero impossibile, penso che dovremmo fermarci, concentrarsi sulle elezioni e andare avanti.
Da sottolineare che erano mesi che i leader democratici tentennavano alle richieste di impeachment ed oggi al contrario hanno appoggiato la richiesta formale, citando le accuse secondo cui Trump avrebbe minacciato di trattenere aiuti militari in Ucraina se il paese non avesse indagato sull’ex vicepresidente Joe Biden e sul candidato presidenziale democratico figlio, Hunter.
Mentre diversi democratici che corrono nei distretti in bilico elettoralmente hanno appoggiato una simile mossa, altri stanno esprimendo preoccupazioni sul fatto che il partito stia agendo prematuramente, con diversi esponenti politici che affermano di voler vedere sia la trascrizione della telefonata di Trump con il presidente ucraino avvenuta alla fine di luglio e sia la denuncia presentato da un membro della comunità dell’intelligence statunitense prima di impegnarsi in una decisione.
Attualmente 186 i democratici che alla Camera hanno appoggiato l’avvio di un’indagine di impeachment con una raffica di Democratici che stanno appoggiando questa iniziativa questa settimana.
«Negli ultimi tre anni, i socialisti democratici sono stati ossessionati dall’accusa del presidente. Sono stati così radicalizzati dal loro odio per il presidente Trump che sono disposti a immergere la nazione in una crisi costituzionale basata sul gossip di seconda mano», ha dichiarato il presidente della NRCC Tom Emmer (Repubblicano) in una nota.
«I democratici hanno perso la loro lucidità mentale e la credibilità residua con il popolo americano. Commetteranno l’errore cioè quello di sostenere l’impeachment che costerà la maggioranza dei dem nel 2020».