(AGENPARL) – gio 22 ottobre 2020 Note Covid-19
20 Ottobre 2020
LE STATISTICHE DELLA BANCA D’ITALIA
NELL’EPOCA DEL CORONAVIRUS
MASSIMO CASA E GIOVANNI D’ALESSIO1
Durante la pandemia di COVID-19 la Banca d’Italia ha assicurato la piena continuità
della produzione statistica, intervenendo sulle forme di rilevazione, sui metodi e sulle
fonti impiegati per le stime, e ha aumentato l’offerta di dati per far fronte alle nuove
esigenze informative. Lo shock innescato dalla pandemia suggerisce di accelerare i pro-
cessi di trasformazione già in atto in alcuni ambiti della produzione statistica, ampliando
l’accesso a canali digitali per l’acquisizione dei dati presso famiglie e imprese, raffor-
zando la collaborazione tra i produttori di dati e investendo nell’integrazione delle fonti,
anche tramite l’impiego di metodi innovativi.
1. Introduzione
La Banca d’Italia produce statistiche in materia bancaria e finanziaria, di bilancia dei pagamenti e di
debito delle Amministrazioni pubbliche e pubblica un ampio insieme di dati, propri e di altre istitu-
zioni, su cui fonda le proprie analisi. Oltre che dalle norme nazionali, questo ruolo di produttore di
statistiche è riconosciuto dalla legislazione comunitaria che assegna al SEBC competenze che si af-
fiancano e completano quelle degli istituti di statistica. A fianco di quest’attività si è nel tempo con-
solidata una seconda linea di produzione statistica, volta a raccogliere le informazioni necessarie per
l’analisi economica, in particolare quelle sui comportamenti e le aspettative degli operatori econo-
mici. Con questo obiettivo, sono effettuate indagini periodiche su famiglie e imprese.
L’attività statistica ha assunto negli ultimi anni un’importanza crescente in conseguenza degli impe-
gni che derivano dalla partecipazione dell’Italia all’Eurosistema e al Meccanismo di vigilanza unico
(Single Supervisory Mechanism, SSM). Tutte le statistiche sono accessibili attraverso il sito internet
della Banca, principalmente nelle sezioni dedicate alle Statistiche e alla Base dati statistica on line, e
nelle diverse pubblicazioni di analisi economica2.
La pandemia di COVID-19 si è riflessa anche sulla produzione delle statistiche della Banca d’Italia.
Da un lato la restrizione alla circolazione delle persone e la situazione di difficoltà operativa che ha
investito alcuni operatori economici nel corso del lockdown hanno determinato rallentamenti tempo-
ranei nel processo di produzione dei dati, che talvolta si sono tradotti in sospensioni delle rilevazioni.
Dall’altro, l’eccezionalità dello shock e delle sue ripercussioni sull’economia ha creato nuove esi-
genze informative. Ne è discesa una forte domanda da parte della Banca d’Italia e delle istituzioni
internazionali di nuove e tempestive informazioni statistiche, sia per accrescere le capacità di analisi
del nuovo contesto sia per ovviare alla perdita di informazioni in connessione con lo shock.
1
Banca d’Italia. Le opinioni espresse sono personali e non riflettono necessariamente la posizione della Banca
d’Italia.
2
Per una descrizione dettagliata si veda: Le statistiche della Banca d’Italia – presentazione per l’utilizzatore.
Note Covid-19 20 ottobre 2020
Questa nota descrive, per le principali rilevazioni statistiche svolte dalla Banca d’Italia, gli effetti
della pandemia di COVID-19 e le misure adottate per rispondere alle nuove esigenze dell’utenza e
alle difficoltà operative che sono state registrate. L’esame viene condotto in dettaglio nei paragrafi
seguenti per le principali rilevazioni statistiche; il paragrafo 8 presenta le conclusioni.
2. Banche, istituzioni finanziarie, moneta e mercato finanziario
Le segnalazioni statistiche, di vigilanza e di risoluzione trasmesse dalle banche e dalle altre società
finanziarie alle Autorità competenti hanno subito alcune variazioni a causa della pandemia COVID-
19. Tali variazioni, tuttavia, si sono riflesse solo limitatamente sulla tempestività e più in generale
sulla qualità delle statistiche prodotte. Infatti, anche nelle fasi più acute dell’emergenza sanitaria in
Italia e negli altri paesi dell’area dell’euro, sia le Autorità statistiche, tra cui la Banca d’Italia, sia gli
intermediari segnalanti hanno subito attuato forme di lavoro a distanza che hanno consentito la pro-
secuzione, sia pure con modalità diverse rispetto al passato, delle attività di rilevazione. Le ulteriori
azioni qui descritte in dettaglio hanno limitato possibili impatti sulla qualità dei dati e ampliato le
informazioni disponibili in relazione al mutato contesto economico.
Nella fase iniziale di diffusione del virus, le Autorità hanno concesso alcune proroghe rispetto alle
scadenze previste dal calendario per l’invio delle segnalazioni (cfr. l’Appendice per i dettagli); inol-
tre, i ritardi negli invii dei dati sono stati gestiti con “flessibilità”.
Con riferimento alle statistiche armonizzate acquisite per “finalità di vigilanza” (ad es. FINREP), la
European Banking Authority (EBA) il 31 marzo 2020 ha invitato le National Competent Authorities
(NCAs) a valutare il differimento di un mese delle segnalazioni con scadenza entro la fine di maggio
2020. Le NCAs rilevanti per le banche italiane (l’SSM per i gruppi bancari significativi e la Banca
d’Italia per quelli meno significativi e per le banche individuali) hanno accolto gli orientamenti
dell’EBA. La proroga in Italia ha riguardato anche le segnalazioni dovute ai fini dei piani di risolu-
zione (con l’eccezione di poche informazioni considerate particolarmente critiche), una scelta appro-
vata dall’Unità per la Risoluzione e Gestione delle Crisi. Tali proroghe hanno favorito il pieno rispetto
delle scadenze segnaletiche da parte delle banche. Con riferimento all’accuratezza delle segnalazioni,
il numero di rilievi relativi al primo trimestre del 2020 è stato notevolmente più basso rispetto a
quanto registrato nel corso del 20193.
Riguardo alle statistiche creditizie e finanziarie di competenza del Sistema Europeo di Banche Cen-
trali (SEBC) (ad es. i dati statistici mensili e i connessi tassi di interesse armonizzati delle banche), la
BCE non ha concesso deroghe specifiche (salvo quelle per le statistiche sulle assicurazioni e sui fondi
pensione e quelle sui pagamenti), invitando le Banche Centrali Nazionali (BCN) e gli enti segnalanti
a individuare soluzioni pragmatiche all’interno del quadro giuridico esistente per garantire l’invio dei
dati mantenendo un adeguato livello di qualità. Con riferimento alla rilevazione AnaCredit, che rac-
coglie le informazioni dettagliate sui singoli prestiti bancari alle imprese nell’area dell’euro, durante
il periodo di emergenza gli enti segnalanti sono riusciti sempre a rispettare le scadenze. La qualità dei
dati inviati non ha risentito in alcun modo delle mutate condizioni di lavoro in questo periodo parti-
colare.
Con riferimento alle segnalazioni che si riferiscono ad esigenze conoscitive nazionali (ad es. le infor-
mazioni sui servizi di investimento), la Banca d’Italia non ha ravvisato inizialmente l’esigenza di
concedere alcuna proroga, riservandosi di farlo in presenza di conclamate difficoltà manifestate dai
segnalanti. Valutato ex post, il comportamento segnaletico è stato pressoché normale; solo un limita-
tissimo numero di segnalanti, prevalentemente intermediari finanziari di piccole dimensioni e situati
3
Il sistema prevede che i dati giudicati “anomali” e poco plausibili secondo vari criteri statistici siano sottoposti
a verifica, eventualmente anche chiedendo una conferma da parte dei segnalanti.
2
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nelle zone più colpite dalla pandemia, ha mostrato difficoltà a produrre le segnalazioni statistiche di
propria competenza durante i mesi di lockdown. Anche nei casi di difficoltà, i dati sono stati comun-
que inviati con un ritardo che non ha influito sugli sfruttamenti4. Allo stesso tempo non si sono rilevati
decadimenti nella qualità delle segnalazioni prodotte grazie ai presidi organizzativi attuati; sono stati,
infatti, intensificati i contatti con i segnalanti per intercettare tempestivamente eventuali difficoltà e
per acquisire elementi ulteriori sulla qualità delle informazioni trasmesse.
Superata la fase iniziale dell’emergenza sanitaria, in cui l’obiettivo fondamentale era di garantire
l’acquisizione regolare dei dati oggetto delle segnalazioni periodiche, le Autorità statistiche europee
e nazionali hanno concentrato la loro attenzione sul nuovo fabbisogno informativo connesso con le
misure straordinarie di politica economica attuate per sostenere la liquidità delle imprese (in partico-
lare quelle di piccola e media dimensione) e delle famiglie (moratorie sui crediti in essere e garanzie
pubbliche sui nuovi finanziamenti. Le nuove misure sono state innanzitutto inquadrate nel quadro
normativo-segnaletico esistente attraverso le precisazioni pubblicate da diversi regolatori europei
(EBA, ESMA, BCE) e dalla Banca d’Italia con riferimento a specifiche segnalazioni (Centrale dei
rischi, tassi di interesse armonizzati e rilevazione decadale). In secondo luogo, si sono acquisite nuove
informazioni dettagliate sull’attuazione delle predette misure di politica economica.
A livello europeo l’iniziativa di maggior rilievo è stata assunta dall’EBA con la pubblicazione delle
“Guidelines on reporting and disclosure of exposures subject to measures applied in response to
COVID-19 crisis”. Con l’eventuale declinazione, da parte delle autorità competenti, delle discrezio-
nalità nazionali previste dalle predette linee-guida (SSM per i gruppi bancari significativi e Banca
d’Italia per i gruppi bancari non significativi e per le banche individuali), in agosto è stata avviata
l’acquisizione di nuovi dati su: 1) i finanziamenti oggetto di moratorie che rientrano nell’ambito di
applicazione delle “Guidelines on legislative and non-legislative moratoria on loan repayments ap-
plied in the light of the COVID-19 crisis”; 2) i finanziamenti oggetto di misure di concessione (c.d.
forbearance measures) applicate a seguito della crisi COVID-19; 3) i nuovi finanziamenti assistiti da
garanzie pubbliche COVID-19 (dello Stato o di altro Ente pubblico). Si è trattato di un compito par-
ticolarmente impegnativo per il sistema bancario e per la Banca d’Italia, dato il limitato tempo a
disposizione e l’incertezza su diversi aspetti fondamentali, in particolare l’attuazione delle discrezio-
nalità nazionali, il modello e il formato dei dati da utilizzare.
A livello nazionale la Banca d’Italia ha attuato diverse iniziative volte specificamente a raccogliere
informazioni sulle misure COVID-19, quali ad esempio la Rilevazione settimanale sull’attuazione
delle misure governative a sostegno del credito e della liquidità di imprese e famiglie, la Rilevazione
quindicinale sulle misure governative di sostegno economico alle famiglie e imprese e sui rapporti
con la clientela e il Questionario mensile di rilevazione presso gli Intermediari Finanziari. Inoltre,
sono state apportate alcune modifiche alla componente nazionale della rilevazione granulare Ana-
Credit per misurare l’impatto di alcuni provvedimenti assunti dal Governo5 in merito alla moratoria
di alcuni finanziamenti e alla disponibilità di nuova finanza garantita dallo Stato6.
Un ulteriore intervento delle Autorità europee è stato quello di adottare misure temporanee di soste-
gno patrimoniale e operativo per garantire agli enti creditizi condizioni favorevoli alla prosecuzione
delle attività di concessione di prestiti. Per far sì che il quadro prudenziale possa interagire in modo
coerente con le varie misure volte a contrastare la pandemia di COVID-19, il Parlamento Europeo e
il Consiglio dell’Unione Europa il 26 giugno hanno approvato il Regolamento (UE) 873/2020, che
4
Ad esempio, per ciò che concerne le segnalazioni in Centrale dei rischi, il numero di richieste di proroga è
stato in linea con quello del periodo pre-COVID ed è stato registrato solo un marginale aumento del numero
di segnalazioni giunte in ritardo.
5
Cfr cd. Decreto “Cura Italia” e cd. “Decreto “Liquidità”.
6
Anche con riferimento a queste nuove esigenze informative, la risposta delle banche è stata eccellente.
3
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prevede tra l’altro di rinviare la data di applicazione di talune disposizioni del Regolamento relativo
ai requisiti prudenziali per gli enti creditizi e le imprese di investimento (CRR), di anticipare l’appli-
cazione di misure che esonerano le banche da alcuni requisiti patrimoniali e di specificare il tratta-
mento prudenziale di talune esposizioni.
In sintesi, anche grazie al contributo degli enti segnalanti, l’attività di produzione delle statistiche
bancarie e finanziarie nel primo semestre 2020 ha non solo complessivamente mantenuto gli elevati
livelli qualitativi dei periodi precedenti, ma ha significativamente ampliato il suo raggio d’azione, per
rispondere alle nuove esigenze conoscitive imposte dal mutato contesto economico.
3. Indagini su famiglie e imprese
3.1 Famiglie
Nei primi mesi del 2020 era in corso, a opera di una società di indagini statistiche, la rilevazione per
l’Indagine sui Bilanci delle Famiglie (IBF) sul 20197 della Banca d’Italia, che avrebbe dovuto racco-
gliere informazioni sul reddito, la ricchezza e altri aspetti economici rilevanti presso un campione di
12.000 famiglie in oltre 300 comuni italiani8.
A fine febbraio la rilevazione dei dati, svolta con interviste di persona da parte di intervistatori pro-
fessionisti, condotte presso le abitazioni degli intervistati, mostrava già i primi segni di rallentamento
rispetto alle previsioni (2.350 interviste svolte rispetto alle 2.500 previste). La progressiva decelera-
zione registratasi nei primi giorni di marzo e le misure adottate successivamente dal governo hanno
reso necessario sospenderla temporaneamente; con il protrarsi del lockdown è risultata chiara l’im-
possibilità di riprendere lo svolgimento di interviste di persona, e si è quindi deciso di interromperla
definitivamente e di programmare una nuova indagine sul 2020, da svolgersi nei primi mesi del 2021.
Tale rilevazione dovrebbe presentare anche contenuti nuovi, in grado di rendere conto delle condi-
zioni economiche che si sono determinate a seguito della crisi9.
Per fare fronte alle esigenze conoscitive più immediate, la Banca ha condotto tra aprile e maggio 2020
un’Indagine Straordinaria sulle Famiglie (ISF). La rilevazione è stata condotta da tre società di ricer-
che di mercato che hanno utilizzato tecniche di raccolta dei dati alternative rispetto all’intervista di
persona, su un campione di circa 3.000 individui. I risultati, prevalentemente di natura congiunturale,
sono stati pubblicati tempestivamente (Neri e Zanichelli, 2020) e poi nel riquadro Valutazioni e aspet-
tative delle famiglie italiane nell’attuale fase di emergenza sanitaria nella Relazione annuale sul
2019. Una seconda rilevazione è stata svolta tra la fine di agosto e l’inizio di settembre su un cam-
pione di 2.300 unità, utilizzando un dispositivo di collegamento a distanza (dialogatore), e i primi
risultati sono stati pubblicati nel riquadro Le famiglie italiane durante l’epidemia: l’indagine della
Banca d’Italia del Bollettino Economico di ottobre. Un’analoga rilevazione sulle famiglie è prevista
per dicembre prossimo.
7
L’indagine, che a partire dagli anni novanta è stata svolta con cadenza biennale nei primi mesi dell’anno
successivo a quello di riferimento, avrebbe dovuto essere condotta per la prima volta a distanza di 3 anni dalla
precedente, allineandosi alla pratica più diffusa tra le banche centrali che partecipano al progetto dell’HFCS.
8
La rilevazione sul 2019 prevedeva un ampliamento del campione di famiglie intervistate (12.000 rispetto alle
usuali 8.000),
9
I dati raccolti sul 2019, riferiti a un campione parziale e sbilanciato rispetto agli obiettivi prefissati, non
consentono di ottenere risultati attendibili e dunque di procedere con la consueta pubblicazione. Tenuto conto
che molte delle famiglie intervistate sono parte di un panel, è possibile però che le informazioni raccolte siano
utilizzate, all’interno di specifici modelli e con le dovute cautele, per ottenere un benchmark della situazione
delle famiglie appena prima della crisi del COVID-19.
4
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La seconda Indagine sull’Alfabetizzazione e le Competenze Finanziarie degli adulti in Italia (IA-
COFI)10 è stata condotta da una società specializzata con interviste personali (CAPI, Computer Assi-
sted Personal Interview) tra gennaio e febbraio e non ha subito sostanziali conseguenze a causa
dell’epidemia. I dati raccolti sono ora in fase di elaborazione e, come per la scorsa edizione, si prevede
l’uscita entro fine anno di un documento che ne illustri principali risultati.
3.2 Imprese
La rilevazione della Banca d’Italia sulle imprese industriali e dei servizi non finanziari con oltre 20
addetti e delle costruzioni con almeno 10 addetti (INVIND) è stata condotta principalmente in moda-
lità web o tramite posta elettronica tra il 29 gennaio e il 14 maggio del 2020 e ha risentito delle
difficoltà incontrate dalle imprese nel rispondere ai quesiti, sia a causa della mancanza di personale
in sede sia per la condizione di incertezza che ha caratterizzato in particolare il periodo di lockdown.
Tali difficoltà hanno determinato una riduzione della numerosità campionaria di circa il 25 per cento
rispetto agli anni passati (3.614 imprese contro le 4.775 dell’edizione precedente). Sebbene il cam-
pione teorico fosse piuttosto ampio, almeno con riferimento all’attendibilità attesa delle stime delle
variazioni dei principali fenomeni a livello nazionale, il processo di selezione delle imprese parteci-
panti potrebbe aver avuto caratteristiche non casuali. I dati campionari sono stati pertanto oggetto di
riponderazione per territorio della sede legale, settore di attività e dimensione dell’azienda; ulteriori
analisi sembrano escludere ripercussioni rilevanti sulla qualità delle stime11. Il progressivo acuirsi
della crisi economica nel corso della rilevazione potrebbe aver inoltre influito sulle risposte fornite
dalle imprese, condizionate da diversi livelli di gravità della crisi, in particolare con riferimento ai
quesiti riguardanti le aspettative; questo aspetto è stato oggetto di una specifica analisi (Banca d’Italia,
2020a).
Dal 16 marzo il questionario tradizionale di INVIND è stato affiancato da alcuni quesiti supplemen-
tari (Indagine Straordinaria sugli Effetti del Coronavirus, ISECO) volti a cogliere tempestivamente
gli effetti della pandemia e dei provvedimenti di contenimento varati dal Governo sull’attività d’im-
presa e sulle sue prospettive. Questo questionario aggiuntivo, somministrato alle sole imprese dell’in-
dustria in senso stretto e dei servizi e proposto anche a quelle che avevano già compilato il questio-
nario tradizionale, è stato restituito da 3.503 imprese12.
Nel complesso, la partecipazione a entrambe le rilevazioni ha risentito delle difficoltà operative ge-
nerate dall’epidemia. Tuttavia, la caduta delle risposte rispetto agli anni precedenti è stata contenuta
se raffrontata con la portata dello shock e delle misure governative e appare sostanzialmente omoge-
nea tra i principali comparti e classi dimensionali e non correlata col diverso grado di diffusione del
contagio tra regioni.
Nel primo semestre 2020 hanno avuto luogo due ulteriori rilevazioni sulle imprese, di natura con-
giunturale, entrambe condotte da società di ricerche di mercato tramite web e posta elettronica.
Per l’Indagine trimestrale sulle aspettative di inflazione e crescita (IAI), nell’edizione riferita al I
trimestre (con rilevazione tra il 3 e il 26 marzo) si è assistito a un calo della partecipazione di circa il
10
La rilevazione IACOFI viene condotta secondo la metodologia sviluppata dall’International Network for
Financial Education (INFE) dell’OCSE e si inserisce nell’ambito dell’iniziativa del G20 per la raccolta di dati
armonizzati sul livello di alfabetizzazione finanziaria della popolazione.
11
La riponderazione costituisce un trattamento standard in caso di mancate risposte totali, che neutralizza gli
effetti distorsivi nel caso della mancata partecipazione differenziale tra gruppi di unità, se i fattori legati alla
mancata partecipazione sono correlati con i criteri usati nella riponderazione. Più approfondite analisi condotte
a questo riguardo, sembrano confermare l’assenza di motivi di preoccupazione circa l’attendibilità delle stime
aggregate sulla domanda di beni, servizi e lavoro prodotte con i dati dell’indagine.
12
Si tratta di un campione non del tutto coincidente con quello dell’indagine INVIND. Per gli aspetti metodo-
logici, si veda Banca d’Italia (2020b).
5
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35 per cento (780 contro le usuali 1.200 unità); la pubblicazione dei risultati è avvenuta nei tempi
stabiliti (Banca d’Italia, 2020c). Nella rilevazione relativa al secondo semestre (Banca d’Italia,
2020d), svolta tra il 25 maggio e il 17 giugno, la numerosità campionaria è tornata sui livelli usuali
(1.223 unità).
Per l’Indagine trimestrale sul mercato delle abitazioni in Italia (IMM), svolta in collaborazione con
Agenzie delle Entrate e Tecnoborsa, la rilevazione presso le agenzie relativa al I trimestre 2020, pre-
vista per il mese di aprile, è stata prolungata fino al 18 giugno, producendo un ritardo nella pubblica-
zione dei risultati di circa 45 giorni. La numerosità campionaria è risultata in linea con quella della
precedente edizione. Lo slittamento della fase di rilevazione dei dati e di pubblicazione, ma non dei
periodi di riferimento dei dati, dovrebbe essere riassorbito entro l’anno.
La Banca conduce inoltre, nel periodo usualmente compreso tra marzo e aprile, l’Indagine annuale
sul costo dei conti correnti (Banca d’Italia, 2019), basata su uno schema campionario a tre stadi, che
prevede la selezione di alcune banche e per ciascuna banca di alcuni sportelli e per ciascuno sportello
di alcuni clienti. Per ciascun conto corrente del campione finale sono rilevati gli oneri e le commis-
sioni, diversi dagli interessi, effettivamente addebitati nel corso dell’anno. Per la rilevazione condotta
nel 2020 (con riferimento al 2019) i tempi di rilevazione sono stati prolungati fino a metà giugno.
Inoltre, per limitare l’onere di risposta, è stata ampliata la pratica, adottata in passato soprattutto per
le banche di maggiori dimensioni, che prevede la rilevazione delle informazioni presso la struttura
centrale che gestisce i dati per l’intera clientela sul territorio. La pubblicazione del documento che
riporta i principali risultati è prevista in autunno, in linea con i tempi dello scorso anno.
4. La bilancia dei pagamenti e la posizione patrimoniale sull’estero
La Banca d’Italia produce e diffonde le statistiche ufficiali di Bilancia dei pagamenti e posizione
patrimoniale sull’estero, ricorrendo a un insieme composito di fonti esterne (es. Istat, Inps, Covip,
Agenzia delle entrate, Monte titoli) e interne (es. contabilità della Banca d’Italia, segnalazioni delle
banche, indagine sul turismo e sui trasporti, indagine presso le imprese non finanziarie e assicura-
tive)13.
L’emergenza sanitaria derivante dalla diffusione dell’epidemia di COVID-19 ha determinato conse-
guenze di rilievo su alcune di queste fonti, soprattutto per quanto riguarda le voci del conto corrente
della bilancia dei pagamenti, che hanno richiesto specifici interventi volti ad assicurare la continuità
e la qualità delle statistiche prodotte.
Per i dati relativi alla bilancia commerciale, la sospensione dell’obbligatorietà della rilevazione del
commercio estero intra-UE di beni ha imposto all’Istat, che ne cura la compilazione, una revisione
dei metodi di stima, basata sostanzialmente sull’utilizzo di dati raccolti presso un panel di imprese
rispondenti e sulla dinamica del commercio extra-UE.
Per la compilazione della voce “viaggi”, nel periodo compreso tra marzo e giugno 2020 non è stato
possibile condurre la Rilevazione campionaria sul turismo internazionale dell’Italia, fonte primaria,
13
Leggi nazionali attribuiscono alla Banca d’Italia il compito di compilare la bilancia dei pagamenti e la posi-
zione patrimoniale sull’estero, e il potere di raccogliere dagli operatori i dati necessari, fissando le modalità di
raccolta e di trattamento dei dati. Dal 2014 tali statistiche sono compilate e pubblicate in conformità con gli
standard previsti dalla sesta edizione del manuale della bilancia dei pagamenti e della posizione patrimoniale
sull’estero (BPM6) del Fondo monetario Internazionale (FMI). Per un esame dettagliato di fonti e metodologie
utilizzate per la compilazione della bilancia dei pagamenti si veda Banca d’Italia (2018a).
6
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ed è stato quindi necessario ricorrere a nuove fonti informative14. In assenza di questi dati, il numero
di viaggiatori non residenti che visitano l’Italia è stato stimato ricorrendo a dati di telefonia mobile,
riguardanti le SIM di operatori esteri connesse in Italia15. In alcuni casi i dati sono stati integrati con
quelli forniti da altri paesi con riferimento ai viaggi in Italia (dati mirror). La stima delle spese dei
turisti stranieri è stata effettuata applicando i tassi di variazione stimati ai dati disponibili per l’ultimo
periodo dall’indagine.
Per quanto riguarda la spesa dei viaggiatori italiani all’estero, si è fatto ricorso a tutte le fonti reperibili
potenzialmente collegate al fenomeno, come i movimenti di passeggeri comunicati da alcuni aero-
porti, i dati bilaterali dei principali paesi controparte, i dati sulle transazioni effettuate con carte di
credito e debito. Sono stati quindi calcolati tassi di variazione delle varie grandezze misurabili, sia
prima sia dopo il diffondersi della pandemia, applicando una loro sintesi ai livelli dei corrispondenti
mesi del 2019 stimati tramite l’indagine 16.
I risultati ottenuti per i viaggi sono stati utilizzati anche per la stima del trasporto passeggeri. Per il
trasporto merci, invece, non disponendo con tempestività delle consuete informazioni di fonte Istat,
si è fatto ricorso all’uso di modelli applicati ai tassi di variazione delle esportazioni e importazioni di
beni.
La rilevazione dei dati relativi agli altri servizi presso le imprese non finanziarie e assicurative (c.d.
Direct Reporting) ha subito un lieve calo nella partecipazione, che ha richiesto la revisione del sistema
dei pesi campionari per la produzione delle stime trimestrali. Per le stime mensili provvisorie, tenuto
conto del mutato contesto, gli usuali modelli autoregressivi sono stati sostituiti da rilevazioni ad hoc
presso gli operatori di maggiore dimensione 17.
Nel complesso, le difficoltà e le soluzioni metodologiche adottate non hanno impedito il rispetto delle
scadenze previste per la diffusione dei dati e la loro trasmissione agli organismi nazionali e interna-
zionali, nonché la complessiva coerenza dei risultati. È tuttavia possibile che le stime prodotte nel
periodo più acuto della crisi siano in futuro oggetto di revisione.
5. Conti finanziari e patrimoniali
La Banca d’Italia produce e diffonde le statistiche ufficiali dei Conti Finanziari, che riportano le atti-
vità e le passività finanziarie dei settori istituzionali di un paese, in termini di consistenze e flussi. La
produzione di tali statistiche è effettuata sulla base di standard e metodologie (SEC2010) stabiliti a
14
L’indagine viene usualmente svolta con interviste personali ai viaggiatori presso i porti, gli aeroporti e i
valichi stradali e ferroviari, integrate da conteggi, effettuati negli stessi punti di frontiera, del numero dei viag-
giatori in entrata e in uscita dall’Italia. La rilevazione, riavviata con modalità semplificate nel trimestre luglio-
settembre, è ripresa pienamente a partire dal mese di ottobre, con alcune innovazioni nella stima del numero
di viaggiatori.
15
La rapidità con cui è stato possibile attivare tali fonti è stata favorita da alcune sperimentazioni volte a
valutare la possibilità di integrare i dati di telefonia mobile nelle metodologie di stima tradizionali, in corso
già dal 2019. I dati disponibili da queste sperimentazioni hanno consentito di calibrare i metodi di stima nel
periodo di crisi dovuta al COVID-19.
16
Per un esame dettagliato degli effetti del COVID-19 sulla stima della voce relativa ai “viaggi” in bilancia
dei pagamenti si veda Carboni et al. (2020).
17
Per i redditi da lavoro, le stime si basano di consueto su una pluralità di fonti, che dall’avvio dell’emergenza
non sono state sempre tutte disponibili con l’usuale affidabilità. Si è provveduto quindi a utilizzare informa-
zioni aggiuntive per verificare e integrare le informazioni disponibili. Per le rimesse, gli altri redditi primari
pubblici, i redditi secondari pubblici e i trasferimenti pubblici in conto capitale e per le voci del conto finan-
ziario non è stato necessario apportare modifiche ai metodi di stima.
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livello internazionale (BCE ed Eurostat) e si avvale di molte fonti diverse, come le banche, le assicu-
razioni, la bilancia dei pagamenti, la finanza pubblica e i mercati finanziari18. Insieme all’Istat la
Banca d’Italia produce inoltre i conti patrimoniali19.
La produzione dei Conti Finanziari nel 2020 è stata regolare nonostante le difficoltà indotte dalla
pandemia; non si può escludere tuttavia che alcuni problemi possano avere riguardato singole fonti,
sebbene il loro impatto sulla qualità delle stime appare complessivamente modesto sulla base di va-
lutazioni preliminari. Ulteriori analisi saranno necessarie per valutare in futuro eventuali revisioni.
La pubblicazione dei Conti Patrimoniali con Istat è prevista per il 2021.
6. Finanza pubblica e Sistema dei pagamenti
La produzione delle statistiche sulla finanza pubblica e sul sistema dei pagamenti si basa in gran parte
su fonti interne, integrate da fonti esterne (es. BEI, CDP, Ferrovie dello Stato, Monte titoli) che non
hanno subito rallentamenti né problemi di qualità nel periodo di lockdown; la diffusione dei dati è
avvenuta nei tempi previsti.
7. Le pubblicazioni e le basi dati per gli utenti
La produzione statistica della Banca d’Italia, ufficiale e non, si concretizza nella pubblicazione di
fascicoli specifici sui temi fin qui esaminati, che è proseguita regolarmente, nell’alimentazione del
datawarehouse statistico (Base Dati Statistica – BDS) disponibile su Internet per le interrogazioni
degli utenti e nella trasmissione a enti esterni (es. BCE, FMI, Istat) di masse di dati che alimentano
ulteriori pubblicazioni o basi dati. Tali attività non hanno risentito degli effetti della pandemia, né in
termini di qualità dei servizi offerti né di rispetto delle scadenze.
Nel primo semestre 2020 ha inoltre preso avvio la sistematizzazione e il potenziamento della diffu-
sione di microdati statistici, introducendo un portale per il nuovo Research Data Center, che rappre-
senta il punto di accesso centralizzato ai microdati che la Banca d’Italia mette a disposizione dei
ricercatori e delle istituzioni per finalità di ricerca scientifica. In base alle caratteristiche di ciascun
database, i dati sono accessibili tramite distribuzione libera (Public Use File) o tramite il sistema di
elaborazione a distanza denominato BIRD20.
8. Conclusioni
La pandemia di COVID-19 ha avuto impatti significativi sulla produzione statistica pressoché in tutto
il mondo (CCSA, 2020). Sulla base di indagini condotte dalle Nazioni Unite e dalla Banca Mondiale,
le difficoltà hanno riguardato anche i paesi avanzati, dove si sono registrate difficoltà nella raccolta
dei dati presso le imprese, colpite da una crisi gravissima, e presso le famiglie, soprattutto nei casi di
rilevazione con modalità face-to-face (UN-WB,2020a e UN-WB, 2020b).
La Banca d’Italia ha assicurato la piena continuità della produzione statistica in un contesto difficile,
nel quale la maggior parte degli addetti ha dovuto modificare le usuali modalità di lavoro, interve-
nendo sulle forme di rilevazione e, dove necessario, sui metodi e le fonti impiegati per le stime. Nei
casi in cui le difficoltà sono state più rilevanti e hanno condotto all’interruzione di un flusso statistico
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Per un esame dettagliato dei Conti Finanziari si rimanda a Banca d’Italia (2018b).
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I conti finanziari e patrimoniali, come anche la bilancia dei pagamenti e la posizione patrimoniale sull’estero,
sono parte integrante del sistema dei conti nazionali.
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Ulteriori potenziamenti hanno riguardato, nel primo semestre 2020, la quantità di dati relativi al fascicolo
“L’economia italiana in breve”. Inoltre, per rispondere alle esigenze di trasparenza riguardanti le modalità di
produzione delle statistiche, nuovi approfondimenti statistici sono stati pubblicati.
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Note Covid-19 20 ottobre 2020
(ad esempio nella rilevazione diretta presso le famiglie e in quella sul turismo internazionale), l’Isti-
tuto ha messo in campo rilevazioni e metodi alternativi, anche per far fronte a nuove esigenze infor-
mative. L’attività di analisi statistica è complessivamente cresciuta, come testimonia la sezione del
sito internet dedicata agli studi sul COVID-19. Con il nuovo portale dedicato al Research Data Center
si è avviato inoltre un percorso di potenziamento nella diffusione di microdati all’esterno per fini di
ricerca.
Nonostante gli sforzi, è indubbio che la crisi del COVID-19 abbia rappresentato anche un momento
di discontinuità nella produzione di alcune statistiche (ad esempio quelle basate sulle interviste di
persona) di cui bisognerà tenere conto. In futuro potrebbe essere utile svolgere analisi approfondite
per comprendere se e in che misura gli aggiustamenti nei metodi di rilevazione e di stima indotti da
questa crisi possano riflettersi sui risultati.
È altresì vero che lo shock innescato dalla pandemia di COVID-19 ha fornito un’accelerazione a
processi di trasformazione già in atto nella produzione statistica, con l’introduzione di nuove fonti e
di metodi di rilevazione e di stima innovativi. Anche dove fosse possibile, potrebbe non essere in
futuro auspicabile tornare del tutto alle tradizionali modalità di produzione.
Appare infatti sempre più importante compiere ulteriori passi nella direzione dell’integrazione delle
fonti statistiche delle banche centrali, degli enti statistici nazionali, di altri enti pubblici e di aziende
specializzate nella costruzione e gestione di basi informative di interesse per l’analisi economica,
anche sfruttando la crescente diffusione di tecniche innovative (Big Data e Machine Learning; Bian-
cotti et al., 2020). Un importante ruolo in quest’ambito potrà essere svolto per la Banca d’Italia dal
Research Data Center, che fornirà impulso allo scambio di informazioni per finalità di ricerca, nel
rispetto dei vincoli di riservatezza. Andranno inoltre rafforzati sia i canali digitali per l’acquisizione
dei dati, nel presupposto che l’accesso al web andrà a coprire nel medio termine porzioni sempre
crescenti della popolazione, sia gli studi che aiutino a valutare le eventuali distorsioni di collezioni di
dati le cui caratteristiche si allontanano da quelle dei campioni casuali.
La pandemia ha determinato cambiamenti significativi nelle condizioni e nei comportamenti degli
individui, delle banche, delle imprese e delle istituzioni, con potenziali impatti anche di lungo ter-
mine. Basti pensare alla crisi economica e occupazionale e a suoi riflessi sulla liquidità e solvibilità
delle imprese, sulla disuguaglianza e sui risparmi delle famiglie, o allo smart working e ai suoi riflessi
su trasporti, attività commerciali, acquisti on-line, mezzi di pagamento, prezzi degli immobili. La
produzione statistica è stata chiamata nei mesi passati, e lo sarà ancora in futuro, a seguire tempesti-
vamente questi cambiamenti, adeguando questionari, rilevazioni e analisi ai nuovi temi di interesse.
Al riguardo è importante che le innovazioni si sviluppino all’interno di un quadro coordinato che
permetta la piena comparazione dei risultati in contesti nazionali e internazionali. Questa esigenza,
espressa chiaramente dalle istituzioni statistiche sovranazionali (si veda, ad esempio, ESGAB, 2020),
ha trovato anche la piena condivisione degli enti regolatori (BCE, BCN, EBA, ESMA), responsabili
delle statistiche in ambito economico-finanziario.
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Note Covid-19 20 ottobre 2020
Appendice
Segnalazioni statistiche per finalità e proroghe concesse a causa del COVID-19
Segnalazioni armonizzate per finalità di Vigilanza
Segnalazione Enti interessati Proroga
Fondi propri e requisiti di fondi propri, perdite derivanti Banche e gruppi bancari, 1 mese
da prestiti garantiti da beni immobili SIM e gruppi di SIM,
Bancoposta
Grandi esposizioni e rischio di concentrazione Banche e gruppi bancari, 1 mese
SIM e gruppi di SIM,
Bancoposta
Coefficiente di leva finanziaria Banche e gruppi bancari, 1 mese
SIM e gruppi di SIM
Finanziamento stabile (NSFR) Banche e gruppi bancari, 1 mese
SIM e gruppi di SIM
Liquidity Coverage Requirement (LCR) – Atto delegato Banche e gruppi bancari NO
Copertura della liquidità SIM e gruppi di SIM NO
Ulteriori metriche di controllo della liquidità Banche e gruppi bancari NO
Informazioni finanziarie (FINREP) Banche e gruppi bancari, 1 mese
gruppi di SIM quotati,
Bancoposta
Attività vincolate Banche e gruppi bancari, 1 mese
SIM e gruppi di SIM
Piani di finanziamento Gruppi bancari 2 mesi
Portafogli di riferimento a fini di vigilanza Banche e gruppi bancari 1 mese
Portafogli di riferimento a fini di vigilanza – rischio di Banche e gruppi bancari NO
mercato
Portafogli di riferimento a fini di vigilanza – Initial Mar- Banche e gruppi bancari NO
ket Valuation
Segnalazioni armonizzate per finalità di Risoluzione
Segnalazione Enti interessati Proroga
Struttura delle passività Banche e gruppi bancari NO
Funzioni critiche Banche e gruppi bancari NO
Accesso ai sistemi di pagamento ed alle infrastrutture Gruppi bancari NO
di mercato
Informazioni di cui al Regolamento (UE) 2018/1624 Banche e gruppi bancari NO
significativi o cross-bor-
der
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Note Covid-19 20 ottobre 2020
Informazioni di cui al Regolamento (UE) 2018/1624 Banche e gruppi bancari NO
(Template Z 02 e Z 04) non significativi e non
cross-border, SIM e
gruppi di SIM
Informazioni di cui al Regolamento (UE) 2018/1624 Banche e gruppi bancari 1 mese
(ad esclusione dei Template Z 02 e Z 04) non significativi e non
cross-border, SIM e
gruppi di SIM
Dati per il calcolo della contribuzione al Single Re- Banche NO
solution Fund
Segnalazioni creditizie e finanziarie di competenza del SEBC
Segnalazione Enti interessati Proroga
Banche e Cassa Depositi e
Rilevazione dei dati granulari sul credito NO
Prestiti
Banche, Cassa Depositi e
Matrice dei conti – Dati statistici mensili NO
Prestiti e Bancoposta
Banche, Cassa Depositi e NO
Matrice dei conti – Altri dati statistici
Prestiti e Bancoposta
Matrice dei conti – Servizi di pagamento Banche e Bancoposta 4 settimane
Matrice dei conti – Finanziamenti assistiti da garanzie Banche, Cassa Depositi e NO
immobiliari e numero di depositi Prestiti e Bancoposta
SIM (SIM che esercitano
le attività di negoziazione
SIM – Strumenti finanziari in portafoglio e pronti con- NO
in conto proprio e/o di col-
tro termine
locamento con assunzione
di garanzia)
Intermediari ex art. 106 NO
Intermediari finanziari albo unico, IP e IMEL
TUB, IP e IMEL
Intermediari finanziari albo unico che svolgono atti- Intermediari ex art. 106 NO
vità di servicing – Attività di servicing TUB, IP e IMEL
OICR – Fondi comuni di investimento aperti diversi
dai fondi di mercato monetario e dai FIA riservati: dati NO
SGR
patrimoniali, composizione del portafoglio, situazione
e valore delle quote
OICR – Fondi comuni di investimento aperti mone-
tari: dati patrimoniali, composizione del portafoglio, SGR NO
situazione e valore delle quote
OICR – Fondi comuni di investimento chiusi: dati pa-
trimoniali, composizione del portafoglio, situazione e SGR NO
valore delle quote, flussi finanziari
OICR – SICAF: dati patrimoniali, composizione del
portafoglio, situazione e valore delle azioni, flussi fi- SICAF NO
nanziari
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Note Covid-19 20 ottobre 2020
OICR – Fondi comuni di investimento aperti riservati:
dati patrimoniali, composizione del portafoglio, situa- SGR NO
zione e valore delle quote
Dati di stato patrimoniale e dati di stock e di flusso
sulle operazioni di cartolarizzazione Società veicolo NO
Rilevazione sui prestiti a società non finanziarie e a
Banche, Cassa Depositi e NO
famiglie residenti nell’area dell’euro, esclusi quelli
Prestiti e Bancoposta
concessi per l’acquisto di abitazione (TLTRO)
Gruppi bancari significa- NO
Disponibilità in titoli dei gruppi bancari (SHS Group)
tivi
Segnalazioni che si riferiscono ad esigenze conoscitive nazionali
Disponibilità in titoli dei gruppi bancari (SHS Group) Gruppi bancari significa- NO
tivi
Segnalazione Enti interessati Proroga
Segnalazione alla Centrale dei rischi Banche, Intermediari ex NO
art. 106 TUB, Società vei-
colo, OICR (solo quelli che
investono in crediti) e
Cassa Depositi e Prestiti
Segnalazioni delle perdite storicamente Banche e Intermediari ex NO
art. 106 TUB
registrate sulle posizioni in default
Segnalazioni sulle esposizioni in sofferenza Banche e gruppi bancari NO
Fondi propri e requisiti di fondi propri Intermediari ex art. 106 NO
TUB e gruppi finanziari
Grandi esposizioni e rischio di concentrazione Intermediari ex art. 106 NO
TUB e gruppi finanziari
Informazioni finanziarie (FINREP) Gruppi finanziari NO
Matrice dei conti – Traslazione del rischio, servizi di Banche e Bancoposta NO
investimento e canali distributivi
Matrice dei conti – Informazioni finanziarie non ar- Banche, Cassa Depositi e NO
monizzate Prestiti e Bancoposta
Vigilanza consolidata – Informazioni per paese di Gruppi bancari NO
controparte e altre informazioni
Vigilanza consolidata Gruppi bancari e gruppi di NO
– Dati semestrali SIM quotati
Gruppi finanziari – Segnalazioni consolidate non ar- Gruppi finanziari NO
monizzate
Matrice dei conti – Informazioni prudenziali non ar- Banche, SIM e Bancoposta NO
monizzate
Vigilanza consolidata – Informazioni prudenziali non Gruppi bancari NO
armonizzate
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Note Covid-19 20 ottobre 2020
SIM – Dati patrimoniali, dati di conto economico e al- SIM NO
tre informazioni
SIM – Servizi di investimento SIM NO
SIM – Segnalazioni consolidate Gruppi di SIM non quotati NO
Operatori di microcredito – Dati patrimoniali, impe- Operatori di microcredito NO
gni, conto economico e altre informazioni
Intermediari finanziari albo unico, IP e IMEL Intermediari ex art. 106 NO
TUB, IP e IMEL
Istituti di pagamento e istituti di moneta elettronica IP e IMEL puri e ibridi non NO
puri e ibridi non finanziari – Segnalazioni prudenziali finanziari
Partecipazioni bancarie (APE) Gruppi bancari e Banche NO
non appartenenti a gruppi
bancari
OICR – Gestori: situazione dei conti delle SGR SGR NO
OICR – Gestori: patrimonio di vigilanza e requisiti pa- SGR, SICAV e NO
trimoniali dei gestori, informazioni statistiche delle SICAF
SGR
OICR – Fondi comuni di investimento aperti: rela- SGR NO
zione di gestione
OICR – Fondi comuni di investimento chiusi: rela- SGR NO
zione di gestione
OICR – SICAF: dati di conto economico SICAF NO
Informazioni sintetiche decadali su aggregati di bilan- Banche NO
cio e tassi di interesse delle principali operazioni attive
e passive
Rilevazione dei tassi medi effettivi globali medi ai Banche, Intermediari ex NO
sensi della legge sull’usura, Legge 108/96 art. 106 TUB e operatori
microcredito
Libro soci Banche (escluse popolari e NO
BCC), SIM, IP e IMEL,
SGR, SICAV, SICAF e In-
termediari ex art. 106 TUB
(esclusi confidi)
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Note Covid-19 20 ottobre 2020
Bibliografia
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19 Pandemic, Highlight from the second round of a global COVID-19 survey of National Statistical
Offices, August.
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