(AGENPARL) - Roma, 9 Dicembre 2025(AGENPARL) – Tue 09 December 2025 [image: image.png]
*UNIVERSITA’ LUMSA, INAUGURATO 87’ ANNO ACCADEMICO*
*Papa Leone XIV: attività didattica favorisce la diffusione della cultura
ispirata ai valori cristiani*
*Rettore Bonini: Siamo l’università non statale di medie dimensioni con la
più ampia offerta formativa. Il bilancio è positivo, ma libere università
gravemente penalizzate da inerzia normativa.*
*Brunetta: Con LUMSA accordo di ricerca che porterà al più importante
rapporto sul tema carcere – recidiva zero*
*Polidoro: AI non compete con noi, ma ci potenzia come mai nessun’altra
tecnologia nella storia. Mi piacerebbe sentire meno allarmismo e
approssimazione.*
Oggi, martedì 9 dicembre 2025 è stato inaugurato ufficialmente l’anno
accademico 2025-26 dell’Università Lumsa.
La cerimonia si è aperta col saluto del Cardinale *Angelo De Donatis*
presidente del Consiglio d’amministrazione dell’Università LUMSA:
*“Oggi ci ritroviamo insieme per inaugurare un nuovo anno accademico. Non è
un mero atto formale, ma un momento significativo della vita del nostro
Ateneo all’insegna della condivisione e della riflessione. Riconosciamo la
strada che abbiamo potuto percorrere e rilanciamo quella missione che da
oltre 85 anni vede la Lumsa impegnata nella formazione delle giovani
generazioni, secondo i principi di un autentico umanissimo integrale, nel
solco della Costituzione repubblicana e della dottrina sociale della
Chiesa. Nella recente lettera apostolica Disegnare nuove mappe di speranza,
Papa Leone XIV ha invitato il mondo educativo a non limitarsi a conservare
ma a rilanciare, inaugurando sulla scia della grande stagione del Vaticano
II una nuova stagione educativa che parli al cuore delle nuove
generazioni, ricomponendo conoscenza e senso, competenza e responsabilità,
fede e vita”.*
Subito dopo ha preso la parola il professor *Francesco Bonini*, Rettore
dell’Università LUMSA, che ha dato lettura del telegramma ricevuto dal
segretario di Stato del Santo Padre, Cardinale *Pietro Parolin,* con il
saluto e la benedizione di *Papa Leone XIV*:
*“Inaugurando l’anno accademico di codesto ateneo, Papa Leone XIV rivolge
il cordiale e paterno saluto. Egli incoraggia a proseguire l’importante
opera di formazione della persona umana e, mentre invoca copiosi doni dello
spirito per una fruttuosa attività didattica che favorisce la diffusione
della cultura ispirata ai valori cristiani, volentieri invia a lei, ai
docenti, alle missionarie della scuola, al personale non docente, agli
alunni e a tutti i presenti la benedizione apostolica”*
Successivamente il rettore Bonini ha iniziato la sua relazione. Di seguito
alcuni passaggi:
*“Tutte le analisi ci dicono che lo scenario universitario italiano e non
solo è alle soglie di un momento rilevante di cambiamento, ove situarsi
consapevolmente e creativamente. È stato, quello in corso ma che già diamo
per avvenuto, un anno ancora una volta molto positivo per la nostra
università: se si tratta di innovare è bene farlo appunto in queste
condizioni, quando non ci si auto contempla, ma ci si mette in movimento.*
*Bilancio positivo dicevo nonostante il fatto che la nostra, come tutte le
università non statali e non telematiche, cioè libere, sia ancora
gravemente penalizzata dall’inerzia normativa in ordine ad almeno due
questioni urgenti: Ristoro per le provvidenze per il diritto allo studio;
aggiornamento del decreto ministeriale sui requisiti di docenza dei diversi
corsi di laurea.*
*Il giusto e significativo aumento degli stanziamenti per il diritto allo
studio, infatti, non è purtroppo stato accompagnato dalla conseguente
compensazione ad università, come la nostra, rigorosamente non profit, che
a questo punto di fatto rischiano di apparire, di fatto contributori netti
allo Stato”.*
*“Siamo l’università non statale di medie dimensione con la più ampia
offerta formativa. È necessario valutare sostenibilità nel medio periodo di
questa configurazione e le forme e i modi della sua evoluzione. Qualunque
sia la risposta a questa strutturale questione siamo chiamati ad un duplice
esercizio, di compattamento dell’offerta in atto e di esplorazione ed
eventualmente di investimento in altri contesti, E in ogni caso della
dimensione STEAM (Scienza, Tecnologia, Ingegneria, Arti e Matematica). Il
posto delle tecnologie e dell’intelligenza artificiale (che ha preso il
posto della sostenibilità come mantra anche ahimè di marketing, oltre che
di necessaria attenzione) in modo da realizzare quel miglioramento continuo
dell’offerta che pratichiamo costantemente ed è stato anche segnalato come
buona pratica dall’ANVUR*”.
Il Rettore si è poi soffermato sul tema della pace:
“*Come sappiamo il mondo universitario anche italiano – lo vedo
costantemente anche come vicepresidente della Crui – è stato pesantemente
attraversato dalle guerre in corso e particolarmente dal nuovo, tragico
episodio del conflitto israelopalestinese. Il punto è affermare una cultura
di pace ‘disarmata e disarmante’, che non è ideologia né irenismo,
piuttosto realismo, e dunque interpella l’università come istituzione che
produce formazione critica e libera, oltre che i diversi saperi, tutti*”.
Infine, il professor Bonini ha ricordato una delle ‘mission’
dell’Università LUMSA:
“*L’impegno, tra gli altri, che chi si laurea alla Lumsa, o ottiene
comunque dei titoli rilasciati dalla nostra Università, anche post-laurea,
sia in grado ed abbia, grazie al percorso che ha compiuto nel nostro
Ateneo, la capacità, ma senta anche il desiderio, di dire qualcosa di
nuovo, di originale, nel mondo del lavoro e nella vita sociale. In fondo la
riuscita di una istituzione educativa, per di più superiore come
l’università, si misura di fatto così, in termini di bene comune*”.
Ospite dell’evento il professor Renato Brunetta, presidente del CNEL
(Consiglio Nazionale dell’economia e del Lavoro) che ha parlato della
figura di Antonio Genovesi. L’Università LUMSA è stato il primo ateneo ad
introdurre la “Promessa Genovesi”, un giuramento etico (come il giuramento
d’Ippocrate per i medici) pronunciato pubblicamente durante la cerimonia di
discussione della tesi da tutti i laureandi in Economia:
“*Nel 2017, mi imbatto in un pensatore straordinario, Antonio Genovesi, e
scopro un’altra economia, l’economia civile… quel pensiero di
Genovesi fondante una cultura totalmente diversa, il valore della comunità,
della società civile, il valore dell’inclusione, della fraternità, ancora
prima di libertà uguaglianza e fraternità. Il 22 settembre 2023 è iniziata
la consigliatura del CNEL, ed è la consigliatura che io dedico all’economia
civile, a come i corpi intermedi, vale a dire i rappresentanti dei
lavoratori, dei datori di lavoro, del volontariato, possono interpretare i
tempi che stiamo vivendo, le transizioni: digitale, energetica e
demografica, ma ci mettiamo anche la transizione geopolitica, la guerra
mondiale a pezzi. Io cerco di dedicare questa consigliatura all’economia
civile, all’economia sociale, attraverso i corpi intermedi, questa è la
missione che mi do e devo dire mi sta andando anche bene, nel senso che si
sta coagulando un insieme di forze*, *ma* n*on dimenticandomi di essere un
vecchio professore, ho bisogno di qualcuno che mi dia una mano a costruire
un’altra cassetta degli attrezzi, citazione keynesiana, che non sia la
solita economia che hanno insegnato tutti noi, che ho insegnato io,
l’economia dell’individualismo, della competizione, dei mercati, della
finanza, del potere di mercato, l’economia, quella che ci governa, quella
che ci rende ricchi o poveri, quella che forse è anche ingiusta, contro cui
non sappiamo cosa fare, perché non abbiamo gli strumenti. E io, un po’
velleitariamente mi dico, e se costruissimo un’altra cassetta degli
attrezzi, non sostitutiva della prima, ma complementare alla prima*”.
“*Una volta in televisione sentii un prete che diceva, ‘Dio è nelle
missioni difficili’. Questo mi rimase dentro. Ho detto facciamo le missioni
difficili e poi troverò chi trovo, troverò Dio, troverò la comunità,
troverò la civiltà. Mi tocca la prima missione difficilissima e qui
comincia a entrare l’Università LUMSA: le carceri. Scuola, lavoro,
formazione in carcere e fuori dal carcere significa recidiva zero. Cosa può
fare il CNEL, cosa può fare la società civile per rendere civile un
carcere, ad oggi non c’è riuscito ancora nessuno, nonostante la nostra
Costituzione preveda che le carceri non devono avere funzione afflittiva,
ma di reinserimento. Da qui inizia il primo incontro con l’Università LUMSA