(AGENPARL) - Roma, 9 Dicembre 2025(AGENPARL) – Tue 09 December 2025 Comando Provinciale Carabinieri Palermo
Palermo, 09 dicembre 2025
COMUNICATO STAMPA
SCOPERTA DISCARICA FANTASMA
DUE UOMINI DENUNCIATI PER ROGHI E SMALTIMENTI ILLECITI
I Carabinieri della Stazione di Belmonte Mezzagno hanno dato esecuzione alla notifica dell’avviso
di conclusione delle indagini, emessa dalla Procura della Repubblica presso il Tribunale di Termini
Imerese, nei confronti di due uomini originari della provincia di 57 e 53 anni, accusati di gestione
illecita di rifiuti, realizzazione di una discarica abusiva e incendi di materiale abbandonato.
L’attività di indagine, svolta dai militari, ha permesso di delineare un grave quadro indiziario a carico
dei due indagati i quali, avrebbero posto in essere le condotte senza alcuna autorizzazione e in maniera
reiterata tra agosto e dicembre 2024. Secondo l’ipotesi accusatoria accolta dall’Autorità Giudiziaria,
i due uomini, avrebbero svolto il sistema illecito di smaltimento, comprensivo di una attività di
raccolta, trasporto e deposito illecito di rifiuti, (tra cui mattoni, piastrelle, corrugati plastici e pannelli
in cartongesso), raccolti in maniera sistematica presso cantieri attivi nella zona e nel capoluogo.
I materiali di risulta derivanti da lavori edili eseguiti, sarebbero stati poi trasportarti con due autocarri
a Belmonte Mezzagno e abbandonati, in diverse occasioni, in un’area isolata, ove venivano riversati
in una vallata sottostante al sedime stradale e incendiati, determinando fenomeni pericolosi per
l’ambiente oltre che problemi di decoro urbano.
I militari, su disposizione del Pubblico Ministero, hanno inoltre provveduto a sequestrare
preventivamente i due autocarri, ritenuti funzionali alle operazioni contestate.
È doveroso rilevare che gli odierni indagati sono, allo stato, solamente indiziati di delitto, seppur gravemente, e
che la loro posizione verrà vagliata dall’Autorità Giudiziaria nel corso dell’intero iter processuale e definita solo
a seguito dell’eventuale emissione di una sentenza di condanna passata in giudicato, in ossequio al principio
costituzionale della presunzione di non colpevolezza.
