(AGENPARL) - Roma, 9 Dicembre 2025(AGENPARL) – Tue 09 December 2025 COMUNICATO STAMPA
COMPLETATO IL NUOVO ALLESTIMENTO PERMANENTE DEL MUSEO BAILO: INAUGURATE LE SALE DEDICATE A LINO SELVATICO E ARTURO MARTINI
Treviso, 9 dicembre 2025
Con l’inaugurazione delle nuove sale dedicate a Lino Selvatico e Arturo Martini si completa l’allestimento permanente del primo piano del Museo Bailo. Viene così consegnato alla comunità l’intero piano espositivo rinnovato, compresi due ambienti mai aperti al pubblico dopo il restauro strutturale concluso nel 2022. Il percorso museale si arricchisce di oltre 90 nuove opere: 16 sculture di Arturo Martini, 57 lavori di Lino Selvatico, dipinti, grafiche, abiti e ceramiche, fino alla grande mappa di Treviso del 1917, la celebre veduta a volo d’uccello sull’abitato cittadino, realizzato da Antonio Monterumici.
Il nuovo allestimento è frutto di un percorso iniziato con la mostra Canova. Gloria trevigiana del 2022, che riportò alla luce l’intera collezione ottocentesca di Sante Giacomelli, oggi esposta nella manica lunga e nella sala del fregio. Dipinti di Hayez, Schiavoni, Zandomeneghi, Podesti, Lipparini, Grigoletti e altri maestri, un tempo nei depositi, sono ora parte integrante della collezione permanente.
Le mostre dedicate ad Arturo Martini nel 2023 (Arturo Martini. I capolavori) e al ritratto femminile tra Otto e Novecento nel 2024 (Donna in scena) hanno consolidato la reputazione del Museo Bailo e favorito un rapporto virtuoso con collezionisti e famiglie storiche del territorio. Donazioni e depositi a lungo termine hanno permesso di ampliare significativamente il patrimonio civico con opere di pregio, spesso mai esposte prima.
Tra i lasciti più rilevanti si ricordano La sposa felice, maestoso gesso del 1930 donato dalla famiglia Gallo Fantoni, oggi collocato nell’androne del Museo, e La veglia, terracotta che ha accompagnato i visitatori dal marzo 2023 e che, grazie all’acquisizione del Ministero, entrerà presto nelle collezioni della GAM di Roma, dopo un percorso espositivo che l’ha restituita alla fruizione pubblica.
Il nuovo allestimento accoglie Il Tobiolo, monumentale gesso martiniano recentemente giunto al Museo, che sarà presto oggetto di un cantiere aperto di restauro visitabile dal pubblico. L’opera è il modello originale da cui derivò il bronzo Ottolenghi ed è stata dichiarata bene di interesse culturale dalla Soprintendenza nel giugno 2025.
Il gesso proviene dalla collezione Mauro Furlan di Montebelluna, che ha assicurato al Bailo un nucleo di opere di Arturo Martini di straordinaria rilevanza: dai tre gessi della Trilogia dei Re (La Leggenda di San Giorgio), già esposti alla Pinacoteca di Brera, alle formelle, alle terrecotte della maturità dell’artista. Il percorso martiniano del Bailo diventa così uno dei più completi in Italia, tanto da suggerire l’opportunità di definire GAM – Galleria d’Arte Moderna o Galleria Arturo Martini – il museo civico dedicato a Luigi Bailo.
La collezione Selvatico, pervenuta recentemente ai Musei, comprende circa 60 dipinti, numerosi lavori grafici e fotografie storiche. Le nuove sale ospitano un nucleo coerente e ricco, affiancato da opere iconiche delle collezioni civiche come il Ritratto di Teresita Lorenzon, presentato insieme al bozzetto ad olio recentemente acquisito.
A completamento dell’allestimento, trovano spazio abiti e manufatti in ceramica realizzati tra Otto e Novecento, testimonianze del contesto culturale e delle manifatture locali in cui operò Lino Selvatico, spesso definito il “Boldini veneto” per l’eleganza dei suoi ritratti femminili.