(AGENPARL) - Roma, 9 Dicembre 2025(AGENPARL) – Tue 09 December 2025 000000Piacenza, 9 dicembre 2025
Oggetto: Cinema d’argento, mercoledì 10 dicembre in cartellone “Anemone” diretto da Ronan Day-Lewis. Ingresso 3 euro
Nuovo appuntamento mercoledì 10 dicembre alle 15, alla Multisala Politeama, con la rassegna “Cinema d’argento”. In cartellone questa settimana, con biglietto di ingresso al prezzo speciale di 3 euro, il film “” (Usa, Gran Bretagna, 2025) diretto da Ronan Day-Lewis. Nel cast, Daniel Day-Lewis, Sean Bean, Samantha Morton, Samuel Bottomley, Safia Oakley-Green. La trama: Sheffield, Nord dell’Inghilterra. Jem (Sean Bean) vive con la compagna Nessa (Samantha Norton) e il figlio di lei, l’adolescente problematico Brian (Samuel Bottomley). Da qualche tempo il ragazzo è confuso e arrabbiato e ha quasi massacrato di botte un coetaneo. Per questo Jem parte, solo con la sua moto, verso la boscaglia più sperduta per raggiungere il fratello Ray (Daniel Day-Lewis), padre del ragazzo ed ex soldato britannico, da tempo autoesiliatosi dalla famiglia e dalla società. L’uomo vive infatti come un eremita, completamente isolato tra gli alberi mossi dal vento e gli anemoni del titolo. Brian però adesso ha bisogno di lui. Il drammatico film d’esordio di Ronan Day-Lewis, figlio del divo Daniel, mette in scena solitudini, traumi incancellabili e una storia di padri, figli e fratelli. Visivamente “pittorico” e narrativamente complesso, “Anemone” è un affresco di relazioni familiari a tinte fosche, dove i traumi del passato vengono rivelati progressivamente. Ci vuole infatti quasi un’ora di film perché le relazioni tra i personaggi acquistino un senso. Difficilmente un attore meno straordinario di Daniel Day-Lewis avrebbe potuto mantenere la barra e risultare sempre e comunque emotivamente a fuoco in questo contesto dilatato e senza appigli. Sono proprio i monologhi dell’attore a mandare avanti il racconto e la sua interpretazione a dare profondità alla ferita del personaggio, mentre Sean Bean, che interpreta il fratello Jem, gli offre la sua spalla solida e per lo più silente. Il personaggio di Ray Stoker porta inevitabilmente con sé il ricordo del Gerry Conlon di “Nel nome del padre”, e di nuovo, a distanza di anni, temi quali la religione, la giustizia (e il suo contrario) e l’orgoglio, mescolati con la questione nord-irlandese. Eppure – sembra dirci “Anemone” -, superare il passato è possibile, la catarsi può aver luogo, violenta e mistica come una apparizione sovrannaturale.