(AGENPARL) - Roma, 9 Dicembre 2025(AGENPARL) – Tue 09 December 2025 *A Sermoneta il Premio nazionale di poesia dialettale: **908 opere che
celebrano la ricchezza linguistica del Paese*
Sermoneta diventa per tre giorni la capitale italiana della poesia
dialettale. Dal 12 al 14 dicembre debutta infatti la prima edizione del
Premio nazionale di poesia dialettale “Città di Sermoneta”, iniziativa
promossa dal Comune di Sermoneta e dall’Università delle Tre Età locale,
nata da un’idea dello scrittore e poeta dialettale Dante Ceccarini, già
autore del primo dizionario Italiano–Sermonetano. Un progetto culturale
ambizioso, che al suo esordio ha già registrato un interesse straordinario:
908 poesie in gara, provenienti da ogni regione italiana.
La risposta travolgente dei partecipanti conferma il valore del premio e la
vitalità del patrimonio linguistico italiano. Le opere in concorso arrivano
tanto dalle grandi città quanto dai centri più piccoli e remoti, custodi di
dialetti rari e preziosi, come il sardo corso o il friulano-sloveno parlato
nelle valli del Natisone. Un mosaico linguistico che testimonia la
ricchezza culturale del Paese e l’urgenza di conservarla.
“Sermoneta per tre giorni diventa salotto culturale ed artistico, a livello
nazionale, di ogni espressione linguistica della Penisola, con lo scopo del
recupero, della conoscenza, della valorizzazione e della diffusione dei
dialetti italiani”, spiega il presidente del Consiglio comunale delegato
alla cultura Pierluigi Torelli.
“Il dialetto non è un semplice residuo del passato, ma un patrimonio
culturale immateriale vivo che racconta la storia, i valori e la
quotidianità di un popolo”, aggiunge il sindaco Giuseppina Giovannoli.
“Come un monumento, va tutelato e valorizzato perché mantiene viva
l’identità di un luogo e la sua unicità. Come amministrazione siamo
impegnati a preservare e tramandare il dialetto con il progetto
Sermonet’Amo, attraverso le scuole, il teatro, le conferenze e ora questo
concorso, per rinsaldare il legame con le nostre radici e la nostra storia”.
I riconoscimenti saranno assegnati in diverse categorie: sillogi, poesie
singole e componimenti per ragazzi dagli 8 ai 18 anni. Una sezione speciale
è dedicata alle opere provenienti dalla provincia di Latina, mentre per la
prima volta trova spazio anche una categoria riservata alle detenute del
carcere di Latina, a conferma della vocazione inclusiva e sociale del
concorso.
A garantire la qualità del premio è una giuria di primo piano, presieduta
dal critico letterario e saggista Giulio Ferroni. Con lui siedono il
professor Rino Caputo, già docente di Letteratura all’Università di Tor
Vergata, lo stesso Dante Ceccarini, la vicepresidente di Unitre Annamaria
Fallongo, la docente Maria Antonietta Garullo e i poeti Stefano Baldinu e
Giacomo Vit.
Il programma culturale che accompagna il premio si aprirà venerdì 12
dicembre alle ore 16 con un convegno a Palazzo Ada Caetani, dedicato al
ruolo dei dialetti nel Terzo Millennio. Sabato 13 alle ore 15 sarà la volta
della declamazione libera dei poeti dialettali finalisti nella suggestiva
cornice della chiesa di San Michele Arcangelo. Domenica 14 dicembre, alle
9.30, il Castello Caetani ospiterà la cerimonia finale di premiazione,
