(AGENPARL) - Roma, 2 Dicembre 2025(AGENPARL) – Tue 02 December 2025 https://www.aduc.it/articolo/universita+militari+studenti+bologna+conformismo_40274.php
————————
Università e militari studenti a Bologna. Conformismo ideologico?
L’Università di Bologna ha rifiutato l’accesso alla formazione (filosofia) di una quindicina di ufficiali dell’Esercito. Sembra che abbia prevalso il timore di “militarizzare” la specifica facoltà. Il rettore dice che la decisione – autonomia decisionale – spetta allo specifico dipartimento, che al momento non si esprime, mentre il ministro dell’Università promette battaglia. Vedremo.
L’ateneo bolognese, rispetto a 9,4 miliardi di euro (2025) che lo Stato versa alle Università pubbliche, è beneficiario di 540 milioni. Soldi che dovrebbero servire per tutti gli studenti, qualunque divisa indossino.
Il fatto che ciò sia accaduto, e a maggior ragione se non finirà per essere un errore di percorso, solleva un pericoloso precedente.
Il timore che una quindicina di studenti in divisa possano militarizzare un ateneo di quasi 85mila iscritti (anno accademico 2023/2024) è bizzarro sia dal punto di vista numerico che logico…. non è l’Esercito una istituzione pubblica gestita dal ministero della Difesa? Come avrebbe reagito l’ateneo se altrettanta richiesta fosse stata avanzata, per esempio, dal Corpo dei vigili del fuoco, gestito dal ministero dell’Interno? Non sono spesso insieme, esercito e pompieri, utilizzati per la nostra tutela?
Se oggi si discrimina, addirittura un corpo dello Stato, come ci si potrà opporre per altri criteri di esclusione? Religione? Razza? Appartenenza politica? Il sapere, tutelato e affermato da leggi e principi costituzionali e non solo, può essere gestito da chi (Ateneo e Dipartimento) si arroga un diritto di scelta che non spetta a nessuno?
“Mala tempora currunt” quando – minoranze o maggioranze che siano – si vuole imporre la propria visione del mondo. Alcune Università, per esempio, con una sorta di delirio di onnipotenza, sembra si siano legittimate quando hanno deciso di rompere/sospendere i propri rapporti con istituzioni scientifiche e culturali nonché università di Israele. O quando hanno vietato i propri spazi a chi non era armonico alle proprie opinioni.
Sul sito dell’Università di Bologna si legge: “Pensiero libero, sapere condiviso, Università come spazio di conoscenza, confronto e cambiamento”. Qualcuno prende in giro?
Vincenzo Donvito Maxia – presidente Aduc
COMUNICATO STAMPA DELL’ADUC
URL: http://www.aduc.it
============