(AGENPARL) - Roma, 2 Dicembre 2025(AGENPARL) – Tue 02 December 2025 Università Cattolica, l’Annuario della Televisione 2025 racconta le sfide dello StreamcastingPresentata a Milano l’edizione 2025 dell’Annuario realizzato dal Centro di Ricerca Ce.R.T.A. dell’Università Cattolica del Sacro Cuore. La televisione conferma la sua resilienza – 19,6 milioni di italiani guardano la TV ogni sera nel prime time, 8,7 milioni nell’intero giorno medio – ma entra in un’era nuova con sfide inedite
Milano, 2 dicembre 2025 – È stato presentato oggi, martedì 2 dicembre, nel campus di Milano dell’Università Cattolica del Sacro Cuore, l’Annuario 2025 della Televisione Italiana. Protagonista è lo streamcasting, neologismo che indica l’attuale stato di ibridazione fra il broadcasting televisivo tradizionale e lo streaming on-line. «Nell’era dello streamcasting, il terreno di gioco dei diversi player del mercato si fa sempre più convergente e condiviso da quattro soggetti principali: i tradizionali editori di broadcasting, le platforms globali come YouTube, i servizi di streaming come Netflix, Amazon Prime Video, Disney+, Paramount+, che si spostano progressivamente verso modelli economici sempre più ibridi, e i social media» ha spiegato Massimo Scaglioni, docente di Economia e marketing dei media e direttore del Centro di Ricerca sulla Televisione e gli Audiovisivi – Ce.R.T.A., che ha curato l’Annuario. «In questo contesto, i contenuti televisivi trovano nuove modalità per incontrare i propri pubblici, per esempio attraverso i servizi VOD come RaiPlay, Mediaset Infinity, Discovery+ e, nel 2026, HBO Max di WBD. Ma anche attraverso inedite possibilità di essere misurati e valorizzati, grazie alla Total audience sviluppata da Auditel che rende commisurabili gli ascolti digitali su device diversi dal televisore, soprattutto sulla Tv connessa».
La stagione televisiva 2024-2025, infatti, è stata caratterizzata da una grande novità sul fronte della rilevazione degli ascolti: dal 29 dicembre 2024, la Total Audience è stata ufficialmente promossa a currency di misurazione confermando così la sua importanza strategica per il mercato. «Nell’epoca dello streamcasting, gli editori televisivi sono chiamati a fare anche gli streamer, a sperimentare modalità innovative di distribuzione, mentre le piattaforme on demand finiscono per adottare alcune ricette tipiche del broadcasting» ha proseguito Scaglioni. «Puntando, per esempio, al co-viewing familiare, specie su Smart TV».
È proprio l’ingresso della Smart TV nelle case degli italiani il fattore tecnologico sempre più dirompente. «In Italia le Smart TV hanno superato i 22 milioni in Italia e, per la prima volta, la soglia del 50%, con un impatto sempre più significativo sulle abitudini delle famiglie italiane» ha sottolineato Scaglioni. «L’ingresso di una televisione connessa in una casa non rappresenta solo un cambiamento tecnologico, ma trasforma profondamente i consumi, facendo quasi raddoppiare il contenuto fruito fuori dal tradizionale palinsesto lineare, per lo più in modalità on demand».
La televisione lineare, però, conserva anche in questa nuova stagione dello streamcasting una sua centralità proprio in virtù della sua capacità di creare sincronia, spazi condivisi, ritualità: dal Festival di Sanremo, anche quest’anno l’evento più visto, al calcio fino al tennis, e poi gli appuntamenti con l’access prime time rinnovato delle reti ammiraglie, come “Affari Tuoi” e “La ruota della fortuna”. La TV, insomma, continua a rispecchiare i tempi della vita sociale.
La sfida più rilevante di questa nuova fase è senz’altro quella dei contenuti, il cui mondo assomiglia a una piramide con al vertice contenuti ad altissimo valore che danno vita a un consumo a utilità ripetuta spesso protratto nel tempo. È il caso di M– Il figlio del secolo, L’amica geniale o Il Gattopardo, riconducibili a modelli di commissioning diversi. Vi è poi l’area dei prodotti scripted, che vivono una progressiva diminuzione del numero di titoli e una progressiva crescita degli investimenti in un numero più limitato di prodotti. Più sotto, si trova l’ampia area dell’unscripted TV, che comprende tutti i generi dell’intrattenimento che costituiscono l’ossatura del broadcasting lineare, e che sono analizzati nelle loro dinamiche e mutazioni nelle pagine dell’Annuario. Si tratta di quasi 18 mila ore di prodotto originale al netto delle repliche. Vi è, infine, l’area del Digital Video Entertainment, un’infinita mole di contenuto distribuito da piattaforme e aggregatori digitali e dai social media, sempre più video-oriented. Senza dubbio l’attenzione delle fasce più giovani della popolazione tende a spostarsi, non solo in Italia, verso queste ultime forme di contenuti. L’esito futuro della partita sul campo dello streamcasting non è però inevitabile, e si lega alla capacità di generare risorse destinate all’investimento nella produzione di contenuti qualità unscripted, scripted, di news e altri generi.
Insieme al professor Scaglioni, hanno presentato l’Annuario 2025 della Televisione Italiana Fabrizio Angelini, Amministratore Delegato Sensemakers, Alberto Dal Sasso, CEO Minerva Insights Italy, Paolo Lugiato, Direttore Generale Auditel, Antonio Marano, Presidente Confindustria Radio Televisioni, Guido Mazzoccola, Television Audience Measurement Director Nielsen, Raffaele Pastore, Direttore Generale UPA, Emilio Pucci, Direttore eMedia, Chiara Sbarigia, Presidente APA e Nora Schmitz, Head of Audience Measurement and Media Development Ipsos. Nella tavola rotonda che ha seguito la prima parte del workshop, ne hanno discusso Eleonora Andreatta, Vice President of Italian Content Netflix, Stefano Coletta, Direttore Coordinamento Generi Rai, Federico Di Chio, Direttore Marketing Strategico Gruppo Mediaset e Andrea David Rizzi, Head of Media & Support Partnership Italy & Portugal YouTube.
L’Annuario è stato realizzato dal Ce.R.T.A. dell’Università Cattolica del Sacro Cuore in collaborazione con Auditel, APA, Adjinn, Comscore, Confindustria Radio Televisioni, eMedia, Ipsos, Nielsen, Sensemakers e UPA, col patrocinio dell’Autorità per le Garanzie nelle Comunicazioni (Agcom). Tutte le edizioni dell’Annuario della TV sono consultabili al sito http://www.annuariodellatv.it.
