(AGENPARL) - Roma, 2 Dicembre 2025(AGENPARL) – Tue 02 December 2025 Ruotolo (Pd): su EMFA Italia da bollino rosso. Governo si allinei subito a
standard europei
“Lo studio presentato oggi dal Centro per il Pluralismo e la Libertà dei
Media dell’Istituto Universitario Europeo è un campanello d’allarme che non
possiamo ignorare. A quattro mesi dall’entrata in vigore dell’European
Media Freedom Act, l’Italia viene classificata come Paese a rischio
medio-alto sul pluralismo dei media. Un bollino rosso che dovrebbe
preoccupare tutti”.
Lo afferma Sandro Ruotolo, responsabile Informazione nella segreteria
nazionale del PD, ed europarlamentare intervenendo in Commissione Cultura
del Parlamento europeo.
“Gli esperti sottolineano due criticità gravissime. Primo: l’Italia non ha
ancora un quadro normativo adeguato a prevenire la sorveglianza illegale di
giornalisti e redazioni, come richiesto dall’articolo 4 dell’EMFA. Secondo:
l’attuale sistema di nomina del cda della Rai non è conforme all’articolo 5
del Regolamento, perché consente al governo di controllare di fatto la
maggioranza del Consiglio, lasciando ampio spazio a interferenze politiche.
Lo studio evidenzia anche un dato allarmante: il disegno di legge in
discussione al Senato non risolve queste criticità ma rischia di aggravare
la politicizzazione della Rai, prevedendo che dalla terza votazione il cda
possa essere eletto con la sola maggioranza assoluta. È l’opposto dello
spirito dell’EMFA”.
“Di fronte a questo quadro – continua Ruotolo – l’adesione formale
dell’Italia all’EMFA rischia di trasformarsi in una presa in giro. Serve
un’implementazione vera, sostanziale, che tuteli davvero l’indipendenza dei
media e la libertà dei giornalisti. La Commissione europea non può far
finta di nulla: è arrivato il momento di chiedere con chiarezza all’Italia
di allinearsi rapidamente alle disposizioni del Regolamento”.
“Quello che accade in Italia riguarda molti Paesi europei. Per questo –
conclude Ruotolo – abbiamo bisogno di una svolta. La libertà di stampa è il
termometro della qualità della nostra democrazia. E non possiamo
permetterci di ignorare un quadro così allarmante”.
Roma, 2 dicembre 2025
Alla luce dei principi di cui al D.lgs. 196/03 e al Regolamento UE
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