(AGENPARL) - Roma, 2 Dicembre 2025(AGENPARL) – Tue 02 December 2025 CRISI VENATOR, ROSSI (FDI): “DAL MIMIT ARRIVA SVOLTA ATTESA DA DUE ANNI, ALLA PRESENZA DEL MINISTRO URSO”
“CON NUOVA SOLMINE: SALVI LO STABILIMENTO E I POSTI DI LAVORO IN POCHI MESI”
Roma, 2 dicembre 2025 – “Oggi pomeriggio al MIMIT, convocati dal ministro Adolfo Urso, abbiamo finalmente visto compiersi la svolta che tutta la Maremma attendeva da oltre due anni: la crisi Venator di Scarlino si avvia verso una soluzione concreta, seria e definitiva”. E’ quanto dichiara il deputato grossetano di Fratelli d’Italia Fabrizio Rossi, presente all’incontro di questo pomeriggio al Ministero del Made in Italy alla presenza del ministro Urso.
“Durante la riunione – commenta Rossi – è emersa la prospettiva di una nuova proprietà italiana per lo stabilimento e a farsi avanti è stato l’ingegnere Luigi Mansi, presidente di Nuova Solmine S.p.A. del gruppo Solmar, quarantesima azienda chimica italiana”. “Dopo nove mesi di lavoro del tavolo di crisi – spiega Rossi – il Ministero ha portato a casa un risultato fondamentale: scongiurata la chiusura dell’impianto e garantita la salvaguardia dell’occupazione. Il percorso delineato prevede, firma del preliminare di cessione vincolante entro la fine del 2025, subentro operativo del nuovo soggetto dal 1° gennaio 2026, e il recupero del 100% dei lavoratori a partire dal mese di aprile 2026”. “Un esito non scontato – sottolinea Rossi – che restituisce futuro allo stabilimento, al Polo industriale della piana di Scarlino e a tutta l’economia della Maremma. Ringrazio il ministro Urso per l’enorme impegno e la determinazione con cui ha seguito passo dopo passo la vicenda, così come il governo di Giorgia Meloni che ancora una volta dimostra con i fatti di essere al fianco dei territori e dei lavoratori, ringrazio sindacati dei datori di lavoro e dei lavoratori”.
“Sosteniamo il progetto dell’ingegner Mansi, che auspica il rilancio concreto del sito industriale di Scarlino. Oggi è un giorno importante per la nostra provincia: si gettano basi solide per rilanciare un sito produttivo strategico che rischiava di essere perduto. Continueremo a seguire ogni passaggio fino alla completa attuazione dell’accordo”, conclude Fabrizio Rossi.
