(AGENPARL) - Roma, 13 Novembre 2025(AGENPARL) – Thu 13 November 2025 (ACON) Trieste, 13 nov – “Ho contestato pesantemente
l’emendamento presentato nottetempo dal capogruppo della Lega in
Consiglio regionale che prevede la costruzione o il recupero di
manufatti esistenti appartenenti al patrimonio edilizio rurale
storico-tradizionale anche caratterizzati da reversibilit?,
ovvero che ci possa essere il ripristino dei luoghi, ma che al
suo interno nasconde un cavallo di Troia”.
Cos?, in una nota, la consigliera regionale Serena Pellegrino,
Alleanza Verdi Sinistra, a margine della discussione sul ddl 61
Codice regionale del commercio e del turismo nella Regione Friuli
Venezia Giulia.
“Questa norma di fatto cela la costruzione di piccoli manufatti
sugli alberi – prosegue Pellegrino -, una pratica che ovviamente
viene da lontano, si potrebbe dire dalla notte dei tempi, ma il
percorso legislativo deve derivare da un dibattito aperto,
chiaro, trasparente e condiviso. Ho chiesto inutilmente un
passaggio in Commissione per audire in primis le comunit? degli
architetti e degli ambientalisti che da anni discutono su questo
tema. A questo emendamento avrei potuto dare anche il mio voto
favorevole se non fosse stata inserita la deroga agli atti di
Ptgr, la Pianificazione territoriale generale regionale, uno
strumento urbanistico che, seppur datato, ? stato importante per
evitare ipercementicazioni e distruzioni di importanti aree
paesaggistiche, tanto pi? ora che la direzione alle
infrastrutture sta provvedendo alla sua manutenzione”.
“? evidente – incalza la vicepresidente della IV Commissione
Ambiente – che quando vengono avanzate proposte di questo genere,
senza i corretti passaggi, si pensa che la norma sia stata
costruita ad hoc e che ci siano gi? i progetti sui tavoli di
qualche Comune che non pu? approvarli perch? gli strumenti
urbanistici regionali ne bloccano l’iter. Siamo consapevoli e
come opposizione ce ne prendiamo il merito che l’emendamento,
rispetto a come era stato presentato, ? migliorato. Resta fermo
il fatto che appare del tutto evidente che, per interessi
economici di pochi, si promuovano deroghe di cui un giorno
potremmo pentirci”.
“? stata pertanto persa una bella occasione per trattare la
materia in Commissione, audendo tutti i portatori di interessi e
di imparare da chi, molto prima di noi, ha promosso queste
tipologie di manufatti che potrebbero essere davvero innovative e
non essere solo comandate dal motore della speculazione”,
conclude la nota
ACON/COM/mv
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