(AGENPARL) - Roma, 12 Novembre 2025(AGENPARL) – Wed 12 November 2025 “Siamo ben felici che la vicesindaca e assessora alle Politiche Abitative del Comune di Bologna, Emily Marion Clancy, abbia scelto di pubblicare un avviso per il recupero di 25 alloggi ERP attraverso la formula dell’autorecupero, destinandoli ad aziende o enti del terzo settore che potranno metterli a disposizione dei propri dipendenti. Confabitare chiede da tempo di valorizzare il patrimonio esistente attraverso l’autorecupero, e questa è una scelta che va nella direzione giusta.”
Lo dichiara Alberto Zanni, presidente nazionale di Confabitare, associazione proprietari immobiliari, che già nel comunicato del 27 ottobre scorso aveva sollecitato un cambio di passo nelle politiche abitative del Comune di Bologna.
“Quando chiedemmo le dimissioni della vicesindaca da assessora alle politiche abitative – e, nelle stesse righe, indicammo proprio l’autorecupero come una delle soluzioni da attuare per affrontare l’emergenza abitativa – ricorda Zanni – lo facemmo per stimolarne l’attuazione. L’autorecupero è una misura efficace perché risponde al bisogno di casa e, insieme, trasforma il patrimonio inutilizzato in una risorsa sociale, riducendo i costi pubblici e restituendo valore alla città. Gli immobili pubblici possono essere recuperati da chi dispone di competenze e risorse, trasformando un costo in un investimento: è la dimostrazione che una collaborazione sana tra pubblico e privato può creare nuove opportunità abitative e rigenerare il patrimonio urbano.”
Il comunicato del 27 ottobre, in cui Confabitare aveva indicato l’autorecupero come strumento immediato per riattivare gli alloggi sfitti e sbloccare il mercato delle locazioni, si inserisce fra le proposte e sollecitazioni che l’associazione porta avanti da anni.
“A distanza di pochi giorni – prosegue Zanni – il Comune ha deciso di avviare un progetto in quella direzione: una scelta che conferma la validità delle nostre proposte e la necessità di affrontare il tema della casa con pragmatismo.”
Confabitare sottolinea che la formula dell’autorecupero, già applicata in diversi contesti europei, consente a soggetti privati di investire nel recupero di immobili pubblici, detraendo il costo dei lavori dal canone di locazione o da altre forme di compensazione. È un meccanismo che, se ben calibrato sul piano amministrativo e finanziario, può attivare risorse oggi ferme e generare valore collettivo.
