(AGENPARL) - Roma, 12 Novembre 2025(AGENPARL) – Wed 12 November 2025 (ACON) Trieste, 12 nov – “Nel corso della discussione in
Consiglio regionale sul disegno di legge inerente al Codice
regionale del commercio e del turismo, sono intervenuto su un
emendamento proposto dal capogruppo della Lega Calligaris, che
propone di far definire alla Giunta regionale linee guida sulla
pianificazione urbanistico-commerciale per l’applicazione
uniforme dell’articolo 31 del decreto legge 201 del 2011, poi
convertito in legge. L’intento di Calligaris ? arrivare alla
‘norma anti-Kebab’, ma la proposta effettiva risulta, per?,
incongruente con quanto richiamato nello stesso decreto legge,
che parla invece esplicitamente di tutela della libera
concorrenza e di divieto di discriminazioni fra operatori”.
Lo dichiara in una nota Enrico Bullian, consigliere regionale del
Patto per l’Autonomia-Civica Fvg.
“Rispetto a questa norma risalente al Governo Monti, noi siamo
favorevoli – afferma Bullian – e infatti ora siamo curiosi di
vedere come la Giunta regionale decliner? le linee guida: sui
principi di ragionevolezza contenuti nei testi normativi o sulla
base della forzatura interpretativa di Calligaris? Nel secondo
caso si produrranno linee guida illegittime che verranno
affossate. Nel primo caso saranno strumenti utili a rendere
armonico il tessuto commerciale e urbano regionali. Peccato che
Calligaris abbia orientato il dibattito sulla contrapposizione,
mentre c’era margine per discutere pi? costruttivamente”.
“Ho presentato – fa sapere l’esponente di Centrosinistra -,
invece, anche un emendamento per richiedere di introdurre un
articolo apposito dedicato alla valorizzazione dei ‘negozi
etnici’. Che piaccia o meno, questi esercizi fanno parte della
realt? economica e sociale di molte citt? della nostra regione.
Il mio intento ? promuovere un migliore inserimento di tali
realt? all’interno del nostro tessuto commerciale, anche
attraverso collaborazioni con associazioni di categoria, Comuni e
distretti del commercio”.
“Tali sinergie – aggiunge Bullian – potrebbero consentire, ad
esempio, l’attivazione di corsi in materia igienico-sanitaria, di
formazione sulla gestione del punto vendita in relazione al
contesto urbano, sul rispetto delle norme e dei regolamenti
vigenti, oltre che su campagne di marketing per valorizzare
questa offerta complementare al commercio tradizionale.
L’emendamento purtroppo ? stato bocciato: crediamo che avremmo
potuto migliorare l’offerta commerciale e la tutela del
consumatore”.
“Il nostro obiettivo ? chiaro: garantire un quadro normativo
equo, inclusivo e rispettoso della libert? di impresa, senza
discriminazioni e con una visione moderna e pluralista del
commercio urbano. Spiace che in un moderno Codice del commercio
non ci sia nemmeno il tentativo di affrontare la questione, non
riuscendo a stare al passo con i tempi rispetto alle nuove sfide
che abbiamo davanti”, conclude Bullian.
ACON/COM/sm
121726 NOV 25
