(AGENPARL) - Roma, 10 Novembre 2025(AGENPARL) – Mon 10 November 2025 F.S.A. C.N.P.P./S.PP.
Segreteria Generale
Roma, 10 novembre 2025
COMUNICATO STAMPA
(A tutti gli Iscritti e non, per senso di Giustezza e di Giustizia)
Le serie di strategici errori dei Governi di tutti i colori, prima da parte delle compagini del
centro sinistra ed ora da quella attuale del centro destra, non si arrestano neanche di fronte
all’evidenza nel mondo carcerario.
Incapacità gestionale, spesso viziata da motivi ideologici, che nulla hanno a che fare con la
sacra missione di vigilare per la sicurezza dei cittadini e dello Stato e, nel contempo, redimere per il
recupero alla Società dei cittadini detenuti, privati della libertà e, spesso, ma sempre per colpa di una
politica cieca ed incapace, privati anche della dignità.
Ma prima della dignità dei detenuti, sapendo che non tutti i reclusi appartengono alla categoria
delle anime nobili che hanno commesso un errore, perché tra di loro vi sono feroci assassini che
hanno scelto, fondamentalmente, uno stile di vita, prima della loro dignità dicevo, è doveroso,
essenziale ed umano, riflettere sulle condizioni degli appartenenti al Corpo di Polizia penitenziaria.
Bologna: assenze multiple del personale per malattia, perché i ritmi non sono sostenibili e la
paura di tornare a casa (quando è casa …) in barella è la costante quotidiana.
Enna: un Agente in servizio viene aggredito senza motivazione alcuna da un cittadino
extracomunitario (si può ancora utilizzare questa definizione o si rischia un’accusa di razzismo?)
risultato … testa spaccata e rottura di una vertebra.
Ivrea: un neo Agente arriva all’Istituto, vede la realtà diversa da come raccontata nelle Scuole
di formazione del Corpo e va via, non entra e si dimette!
Ultimo, e non per ultimo, la ciliegina sulla torta del pianeta minori vivaio (non calcistico)
della delinquenza minorile ed anche non più minorile, perché sono ristretti anche giovani adulti fino
al 25° anno di età. Non c’è istituto per minori che non sia stato devastato con ingenti danni in tutta
la Nazione.
Nessuno, e lo dico a gran voce, nessuno dei politici degli ultimi trenta anni si salva
dall’indifferenza mostrata nei confronti del personale penitenziario, soprattutto nei confronti della
Polizia Penitenziaria.
I Governi di sinistra hanno tolto la sanità penitenziaria (se non ricordo male Ministro della
Sanità era l’On. Bindi) hanno tagliato orizzontalmente le dotazioni organiche (cd. Legge Madia)
hanno chiuso gli Ospedali Psichiatrici Giudiziari e istituito le false REMS (non penso che ci sia
bisogno di spiegare perché false …) hanno aperto le celle (ops…camere di pernottamento, scusate)
istituendo la (scellerata) vigilanza dinamica e, dinamicamente, molti detenuti hanno fatto carne da
macello della Polizia Penitenziaria; ma soprattutto la colpa maggiore dei Governi di sinistra è stata
quella di additare quasi sempre i Poliziotti Penitenziari come aguzzini e torturatori! Una narrazione
disgustosa e assolutamente lontano dalla realtà. E proprio per questo, suggeriamo a tutte le forze
politiche di fare una assunzione (STRAORDINARIA) incorporando nuovamente tutti gli Agenti
sospesi quando non condannati in via definitiva ed in attesa di giudizio, perché la presunzione
d’innocenza è per tutti, anche per noi e non solo per i detenuti.
Bene, allora forse ci sarà il riscatto dell’attuale Governo di destra … risate per la commedia
tragica; niente di tutto questo. Certo, ora si arruolano più Agenti, ma far capire che quelli che escono
e vanno in pensione sono ancora in numero maggiore di quelli che entrano sembra un’impresa
titanica. Oh per carità, la politica dell’attuale Governo ha reso possibile la responsabilizzazione dei
Dirigenti del Corpo, sì vero! Ma spesso per un balletto interno di qualche politico troppo fotogenico
che cambia i Dirigenti ed i loro incarichi secondo proprio gradimento, e lo Stato di Diritto: che vada
SEGRETERIA GENERALE: Largo Luigi Daga, 2 – 00164 Roma
a farsi fottere, tanto io sò io e voi non siete un … (perdonate la citazione del Marchese Del Grillo);
Circolari del Dipartimento, emanate nel passato, cancellate senza aver prima preso la briga di
organizzare sistematicamente tutte le materie trattate, magari con un testo unico (e non si venga a dire
che il Capo DAP ha chiesto ai Dirigenti delle strutture e servizi dipendenti quali circolari mantenere
e quali cancellare, perché è solo una foglia di fico); l’affettività in carcere, decisa per sentenza dalla
sacra Corte Costituzionale (è ancora possibile criticare una decisione della Suprema Corte o si incorre
in qualche reato?) e che pertanto va rispettata, organizzata alla bene e meglio, facendo finta di non
porsi la fatidica domanda: ma se una detenuta (donna ovviamente) resta incinta durante un
incontro di affettività, che si fa? La si scarcera anche se dovesse essere pluriomicida ed ergastolana?
Non chiedo per una persona amica, come si dice per deridere, ma chiedo per i Cittadini, quelli
onesti che lavorano e si rompono la schiena per poco più di mille, mille e duecento euro al mese,
mentre i personaggi dell’élite che ci governano incassano stipendi a quattro zeri … ed ancora …
dove sono le riforme chieste a gran voce per sanzionare pesantemente i detenuti violenti? Dove
sono le norme necessarie (strette, senza possibilità di interpretazione da parte dei magistrati, che
anche loro sono parte del problema carceri e sicurezza di questa Nazione) in grado di risolvere con
efficacia tale emergenza? Mentre pensiamo ai prefabbricati (utili se parte di un progetto organico,
inutili se tirati fuori dal cilindro solo per tentare soluzioni improvvisate) gli Istituti penitenziari
cadono a pezzi, letteralmente! Prendiamo ad esempio Regina Coeli, dove solo una mano Divina ha
consentito che non restassero sotto le macerie decine di detenuti.
Amministrazione penitenziaria, terreno da coltivare da parte della politica famelica di
consensi e potere, sulle spalle di chi cerca di fare il proprio dovere, sulle spalle di chi non ha interesse
reale ad una fotografia sui “social”, ma soltanto a tornare a casa tutto intero, non come il Collega del
carcere Bodenza di Enna, in cura con le ossa rotte!!!
Ai media ed organi di stampa per cortese pubblicazione, per la disperazione che vive il