
(AGENPARL) – Sat 19 July 2025 VIA D’AMELIO, M5S: C’E’ CHI VUOLE RISCRIVERE LA STORIA CON PREPOTENZA, NON LO PERMETTEREMO
ROMA, 19 lug. – “Purtroppo a 33 anni di distanza dalla Strage che uccise Paolo Borsellino e gli agenti della scorta lo sforzo più importante da compiere è ancora quello per l’accertamento della verità, per scoprire i nomi di tutti coloro che volevano la morte del giudice palermitano, dei mandanti occulti, dei complici, anche quelli nascosti nelle istituzioni. Anni di depistaggi e resistenze ai massimi livelli hanno impedito di raggiungere questo obiettivo ma il lavoro costante di persone libere e valorose ha permesso anche di raccogliere tanti riscontri e elementi da cui oggi si dovrebbe partire per arrivare alla piena verità. Non è quello che sta facendo la Commissione Parlmentare Antimafia, il luogo istituzionale più adatto a svolgere questo lavoro di ricostruzione storica che deve affiancarsi alla necessaria azione della magistratura. Quello che sta accadendo nella Commissione non sono solo gravissime forzature politiche messe in atto dalla maggioranza, si sta addirittura cercando di scrivere per sempre una verità di comodo, semplicistica e tremendamente carente per spiegare la Strage di via D’Amelio, con il condizionamento esterno di personaggi come il generale Mori, che evidentemente ha interesse a che si scriva quella e solo quella presunta verità. Una commissione libera e seria dovrebbe seguire tutte le ipotesi, si indaghi pure sulla pista mafia-appalti tanto cara ad alcuni, noi abbiamo già evidenziato la mole impressionante di contraddizioni e bugie collezionate da chi spinge per quella strada. Ma è inaccettabile che non si possa muovere un solo un dito su altre piste, nonostante gli elementi contenuti in atti giudiziari siano tanti e di altissimo valore, tutti messi insieme nella documentazione messa a disposizione dal M5S. La commissione è sotto sequestro politico. L’arroganza, la prepotenza e la violenza istituzionale con cui siamo regolarmente aggrediti, fino all’invenzione di una legge indecente fatta per buttare fuori dalla commissione due esponenti 5 stelle, dimostrano che ha diritto di parlare e agire solo chi è allineato con il potere. Come denuncia Salvatore Borsellino, il depistaggio è ancora tra noi. Noi andremo avanti contro ogni tentativo di riscrivere la storia, in nome e in memoria di Paolo Borsellino, Giovanni Falcone e di tutti i modelli di coraggio e determinazione contro le mafie”.
Lo affermano gli esponenti del M5S nelle commissioni Giustizia e nella commissione bicamerale Antimafia.
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Ufficio Stampa Parlamento
Movimento 5 Stelle