
(AGENPARL) – Thu 17 July 2025 DL ILVA, CAROTENUTO (M5S): EMENDAMENTO RELATORI È SCHIFEZZA, CALDERONE LO FERMI
ROMA, 17 LUGLIO 2025 – “La destra sta spolpando pezzo per pezzo i diritti dei lavoratori. L’ultima schifezza l’hanno presentata al Senato i relatori del decreto Ilva, in discussione in commissione Attività produttive: un emendamento con cui, addirittura, si vanno a minare le basi dell’art. 36 della Costituzione. Di più: un malcelato tentativo di affossare qualsiasi futura ipotesi di introduzione del salario minimo legale. Non solo. Nella stessa sede si stabilisce per legge la vittoria a prescindere dei datori di lavoro che hanno dei debiti nei confronti dei loro lavoratori: nessuno dei malcapitati, infatti, farà mai ricorso entro 6 mesi in costanza di rapporto di lavoro col rischio di vedersi messo alla porta essendo esposto al ricatto della parte datoriale. Questi sono FdI, Lega e FI, i sedicenti patrioti. Ora la palla è nelle mani della ministra Calderone. Vogliamo sperare che, almeno stavolta, la coscienza la porti a prendere la giusta decisione: dare parere contrario all’emendamento evitando questo incredibile colpo di mano”. Lo afferma in una nota il capogruppo del M5S in commissione Lavoro alla Camera Dario Carotenuto.
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Ufficio Stampa Parlamento
Movimento 5 Stelle
GIORGETTI, M5S: I 20 TONFI ECONOMICI DEL MINISTRO, CHE ORA FA SCARICABARILE SU LAGARDE
NOTA STAMPA
*GIORGETTI, M5S: I 20 TONFI ECONOMICI DEL MINISTRO, CHE ORA FA SCARICABARILE SU LAGARDE*
Roma, 17 luglio. “Il ministro Giorgetti continua a distillare perle di saggezza economica, nelle ultime ore dando la colpa alla Lagarde per la sua politica monetaria eccessivamente restrittiva. E ci può stare. Non vorremmo però che il ministro facesse il solito scaricabarile di centrodestra, per nascondere i drammatici fallimenti di politica economica che portano la sua firma e quella della Meloni, condensabili per difetto in questi 20 punti:
* firma del Patto di stabilità da 13 miliardi di tagli l’anno
* firma del ReArm Eu, con annesso scorporo dal Patto delle sole spese in difesa, regalo alla Germania
* firma sull’aumento delle spese in difesa al 5% del Pil
* tre Leggi di bilancio che hanno portato all’azzeramento della crescita del Pil italiano (+0,7% nel 2023, +0,7% nel 2024, +0,5/0,6% nel 2025 se tutto va bene)
* (non) politiche economiche che hanno portato a 29 mesi su 31 di Governo di calo della produzione industriale
* un’inflazione alimentare implacabile, con giugno 2025 che fa registrare un ulteriore +4,2% per carne, pesce e verdura fresca
* salari reali italiani a -7,5% rispetto a inizio 2021 come denunciato dall’Ocse
* un italiano su 4 a rischio povertà ed esclusione sociale
* spesa Pnrr al 35% delle risorse complessive, con le missioni sanità e coesione ferme a circa il 20% della spesa
* cessione ai fondi americani della rete tlc e di pezzi di Eni, Enilive e Plenitude
* una pressione fiscale aumentata di più di un punto nel 2024 e di un ulteriore mezzo punto nella prima parte del 2025
* una promessa di taglio dell’Irpef sul ceto medio totalmente tradita
* promessa di taglio delle accise totalmente tradita
* fallimento epocale del concordato fiscale per gli autonomi
* un taglio del cuneo che, trasformato da contributivo a fiscale, ha tolto soldi in busta paga a buona parte dei 15 milioni di lavoratori dipendenti coinvolti
* un risiko bancario in cui Giorgetti ha preso la partecipazione del Mef in Mps e ha messo la banca senese a disposizione di un gruppetto di scalatori e speculatori finanziari
* un risiko bancario in cui Giorgetti ha attivato un golden power su UniCredit-Bpm non per proteggere Bpm ma per farla aggregare a Mps, con ampia soddisfazione degli appetiti leghisti
* Fallimento totale del piano per le imprese Transizione 5.0
* Fallimento dell’Ires premiale per le imprese, del tutto impalpabile e non ancora attuata
* La miseria di un aumento di 1,80 euro al mese per le pensioni minime
Eh sì, caro ministro Giorgetti, è proprio colpa della Lagarde”. Lo comunicano in una nota i parlamentari M5S delle Commissioni bilancio e finanze di Camera e Senato.
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Ufficio Stampa Parlamento
Movimento 5 Stelle