
(AGENPARL) – Tue 10 June 2025 **Saccardi: “L’agricoltura è strategica, c’è ancora bisogno di una
forte politica europea”**
Ad Agrofutura l’intervento dell’assessore Marras: “Una risorsa anche in
chiave turistica e industriale. La capo di Gabinetto Manetti: “In Toscana
le donne una forza motrice fondamentale nel settore agricolo”
“L’agricoltura è il primo settore dell’economia anche se spesso ce lo
dimentichiamo ed è bello che in questi due giorni sia tornata al centro
del dibattito con una riflessione a 360 gradi con esperti, con esponenti
della politica, con aziende, con le associazioni e le organizzazioni
agricole”.
Così la vicepresidente e assessora all’agricoltura Stefania Saccardi
intervenuta nella prima giornata di Agrofutura Festival la tappa toscana
della rassegna nazionale dedicata all’innovazione, alla sostenibilità e
alle nuove politiche per il mondo agricolo che si svolge oggi e domani a
Palazzo Strozzi Sacrati, sede della Presidenza della Regione Toscana.
“Certamente il tema della remuneratività del lavoro agricolo è uno
degli elementi oggetto della politica agricola comune, cioè della PAC, che
noi ci auguriamo sia presente anche nella prossima programmazione – ha
detto Saccardi – perché il rischio è che dal 2027 in poi l’Europa preveda
un fondo unico a sostegno degli stati non diviso a seconda delle politiche
e che quindi l’agricoltura torni ad essere l’ultimo settore invece che il
primo. Credo che a livello europeo si debba insistere perché continui ad
esistere una Pac, cioè una politica agricola delle risorse destinate
esclusivamente all’agricoltura e perché si faccia un’agricoltura che
certamente tenga conto dell’ambiente, ma che non sia più considerata la
nemica dell’ambiente. L’agricoltura ha un ruolo principale che è quello di
fornire cibo, cibo di qualità e quindi salute ai cittadini del nostro
paese, ma anche del mondo intero. Si può fare agricoltura, come stiamo
provando a fare in Toscana che credo su questo punto sia un esempio,
rispettando l’ambiente, investendo sull’innovazione senza perdere i valori
della nostra tradizione, della nostra storia, la qualità dei nostri
prodotti”.
“L’agricoltura è una risorsa anche in chiave turistica – ha quindi detto
Leonardo Marras, assessore alle attività produttive e al turismo -, e in
chiave industriale, perché oggi parlare di agricoltura di precisione
significa allearsi con una certa industria che arriva fino
all’aerospaziale, quindi è davvero una grande piattaforma di
collaborazione che può essere al centro del del futuro della nostra
regione.
Dal punto di vista turistico è ciò che disegna il paesaggio che ci
restituisce il più grande interesse per la Toscana riconosciuto nel mondo.
Attraverso Vetrina Toscana, abbiamo uno strumento che può essere una
piattaforma di mercato per incontrare e per offrire uno spazio ulteriore
agli agricoltori, ai prodotti agricoli, ai prodotti di qualità della
dell’agricoltura toscana attraverso tutto ciò che significa la
ristorazione in Toscana. Perché non dimentichiamo che questo è un
comparto che per numero di esercizi è il più alto d’Italia, copre l’11%
della spesa nazionale ed ha una grande propensione internazionale perché
il 70% di questa spesa è legata al turismo straniero. Dunque – ha concluso
Marras – la capacità di incrociare non solo l’interesse, ma anche
un’offerta utile al sostegno all’agricoltura viene dal turismo e alimenta
il turismo”.
“Se il titolo stesso di una manifestazione quale Agrofutura rimanda alla
possibilità di incrociare l’agricoltura e l’agroalimentare con il futuro
questo può succedere perché nell’agricoltura le donne sono sempre più
protagoniste”.
Lo ha detto Cristina Manetti, capo di Gabinetto della Regione Toscana e
ideatrice de La Toscana delle Donne, intervenuta nel panel del primo
pomeriggio dedicato all’imprenditoria femminile.
“E molto si deve alle donne – ha continuato – se oggi non siamo più a
parlare di una realtà segnata dall’abbandono e dalla mancanza di ricambio
generazionale, ma piuttosto di innovazione, di progetti 4.0, di
imprenditoria giovanile, di tematiche quali la cultura del paesaggio e la
sostenibilità delle produzioni. In Toscana, le donne rappresentano una
forza motrice fondamentale nel settore agricolo, con quasi 12 mila imprese
femminili e trentamila lavoratrici complessive. Non si limitano a
subentrare nelle aziende di famiglia, ma scelgono attivamente
l’agricoltura, portando innovazione e diversificazione. Le giovani
imprenditrici under 35, in particolare, stanno introducendo approcci
“smart” e maggiore consapevolezza su temi sociali. Il loro impegno
contribuisce a ridurre il divario di genere e apporta benefici a tutta la
comunità toscana, motivo per cui questa realtà è al centro del progetto
regionale “Toscana delle Donne”.