
(AGENPARL) – Tue 10 June 2025 Freedom Flotilla, Barbera (Prc): “Torture psicologiche su attivisti
sequestrati”
“Le accuse lanciate dal ministro della Difesa israeliano Israel Katz contro
gli attivisti della nave Madleen della Freedom Flotilla Coalition, definiti
“antisemiti” per essersi rifiutati di assistere a filmati mostrati dalle
autorità israeliane, sono un’operazione propagandistica indecente e
vergognosa, tipica di uno Stato che da mesi cerca di nascondere sotto il
tappeto delle lacrime strumentali i crimini di guerra che sta compiendo a
Gaza. Israele, che ha massacrato oltre 50.000 palestinesi – in gran parte
civili, donne e bambini – ha il coraggio di dare lezioni di umanità a chi
ha rischiato la vita per portare aiuti umanitari alla popolazione
palestinese sotto assedio, affamata, privata di acqua, cure mediche,
elettricità, bombardata senza sosta? Chi bombarda ospedali, campi profughi
e scuole non ha alcuna autorità morale per parlare di “verità”. Gli
attivisti della Freedom Flotilla hanno compiuto un gesto di coraggio e
dignità: hanno rifiutato di partecipare al teatrino macabro di uno Stato
che usa il dolore come arma per giustificare la barbarie. Mostrare filmati
raccapriccianti a persone prigioniere per il solo “reato” di solidarietà
non è ricerca della verità: è tortura psicologica, è propaganda di guerra.
Il tentativo sistematico del governo israeliano di etichettare ogni critica
come “antisemitismo” è un’operazione disgustosa volta a silenziare la
denuncia di un genocidio in corso. Chi difende la libertà, il diritto
internazionale, la vita dei civili palestinesi – che da mesi muoiono sotto
le bombe con la complicità delle potenze occidentali – non è antisemita. È
semplicemente umano. Siamo al fianco degli attivisti e delle attiviste
della Madleen. Il loro coraggio è una luce nell’oscurità di questo tempo
vigliacco. Chiediamo la loro immediata liberazione”.
Lo dichiara Giovanni Barbera della Direzione nazionale di Rifondazione
Comunista..