
(AGENPARL) – Tue 13 May 2025 La proposta di legge per la “Localizzazione degli impian3 alimenta3 a fon3 rinnovabili nel territorio
regionale”
Contesto norma3vo
Il proge)o di legge nasce dalla necessità di recepire e a)uare la norma4va nazionale in materia di
fon4 rinnovabili (FER), in par4colare il d.lgs. n. 199/2021 e i successivi provvedimen4 a)ua4vi. A
livello statale, è stato fissato l’obieIvo di 80 GW di potenza aggiun4va da FER al 2030, con un
target di 6.330 MW per la Regione Emilia-Romagna. Il potenziale incremento di potenza installata
sulle aree idonee così come iden4ficate in questa legge, è pari a circa 10 GW.
Gli obie:vi della legge
favorire lo sviluppo degli impian4 FER nel rispe)o del territorio;
salvaguardare ambiente, paesaggio, beni culturali e agricoltura;
assicurare coerenza con la pianificazione urbanis4ca e ambientale;
rispe)are i nuovi regimi amministra4vi introdoI dal d.lgs. n. 199/2021, dal Decreto del
Ministero dell’Ambiente e della Sicurezza Energe4ca 21 giugno 2024 e dal d.lgs. 190/2024
Principi generali
La legge pone alcuni principi cardine:
– priorità agli impian4 su edifici e aree urbanizzate;
– obbligo di installazione su nuovi edifici e ristru)urazioni rilevan4;
– divieto generalizzato di impian4 fotovoltaici a terra su aree agricole (art. 20, c. 1-bis, d.lgs.
199/2021), salvo eccezioni specifiche;
– creazione di un’anagrafe regionale degli impian4 FER e monitoraggio del burden sharing e della
SAU (Superficie Agricola U4lizzata);
– obbligo di ripris4no dei luoghi dopo la dismissione degli impian4, con garanzie fideiussorie;
– valutazione dell’effe)o cumulo con impian4 preesisten4 e previsione di misure compensa4ve
ambientali e territoriali.
Classificazione delle aree
Il proge)o dis4ngue tre 4pologie di aree:
1. Aree idonee
Sono in gran parte le cosidde)e “aree brownfield”, ovvero superfici già compromesse o
infrastru)urate, tra cui: teI di edifici, parcheggi, cave dismesse, discariche, aree industriali,
ferroviarie, portuali e aeroportuali; aree agricole adiacen4 alla rete autostradale (entro 300 mt) o
entro i 500 metri dalle aree di per4nenza degli impian4 industriali e degli stabilimen4, zone
des4nate a impian4 per l’autoproduzione o autoconsumo.
In queste aree è ammessa l’installazione di tu)e le 4pologie di impian4 FER, con un regime
autorizza4vo semplificato. Tu)avia, sono previste eccezioni in caso di giudizio nega4vo nell’ambito
dei procedimen4 di VIA (Valutazione di Impa)o Ambientale), incompa4bilità con interven4 di
riqualificazione paesaggis4ca o pianificazioni comunali.
2. Aree non idonee
Sono escluse dalla realizzazione di impian4 FER, salvo deroghe tecniche (es. opere di connessione).
Si tra)a di aree di par4colare pregio o vulnerabilità: zone tutelate paesaggis4camente o
ambientalmente (crinali, boschi, calanchi, fiumi, laghi); beni culturali e rela4ve fasce di rispe)o;
parchi, riserve naturali, aree della Rete Natura 2000; zone con vincoli idrogeologici o per le quali la
pianificazione di Bacino prevede la realizzazione di interven4 per la riduzione del rischio idraulico,
cave rinaturalizzate, aree percorse da incendi; zone ad al4tudine superiore ai 1.200 metri, salvo
alcune eccezioni.
3. Aree ordinarie
Rientrano tu)e le aree non classificate come idonee o non idonee. L’installazione di impian4 è
consen4ta nel rispe)o di vincoli specifici, tra cui: tutela del paesaggio e del patrimonio culturale;
salvaguardia delle colture di pregio e delle tradizioni agroalimentari; compa4bilità con previsioni
urbanis4che e opere pubbliche.
Disciplina delle diverse 3pologie di impian3
Fotovoltaico a terra
Consen4to in aree agricole adiacen4 a impian4 industriali per l’autoproduzione/autoconsumo. Si
introduce un te)o massimo di occupazione di impian4 FER pari al 2% della SAU (superficie agricola
u4lizzata) comunale (con deroga comunale possibile), nel rispe)o del limite regionale dell’1%.
Impian2 agrivoltaici avanza2
È richiesta una relazione agronomica asseverata e un sistema di monitoraggio triennale della
produIvità agricola. In caso di produIvità inferiore al 90% rispe)o alla media, si avvia un
procedimento che può condurre alla rimozione dell’impianto. Possono essere installa4 anche in
aree agricole fino al 10% delle par4celle nella disponibilità del richiedente, o fino al 100% se il
richiedente è un imprenditore agricolo professionale o col4vatore dire)o con almeno 5 anni di
qualifica.
Eolico
Ammesso in aree idonee e agricole con producibilità di almeno 2.300 ore equivalen4/anno. Vietato
sui crinali primari e secondari e dossi tutela4, entro 7 km da aree paesaggis4camente rilevan4 e
nella Rete Natura 2000 (salvo interven4 di ammodernamento). Devono rispe)are le norma4ve su
rumore e silenzio ambientale.
Biogas, biometano e biomasse
Possono essere installa4 dalle imprese agricole, in forma singola o associata, all’interno o in
adiacenza dei centri aziendali solo se u4lizzano almeno il 50% di biomassa aziendale.
Diversamente, devono essere colloca4 in aree produIve accessibili senza a)raversare zone
residenziali. Devono rispe)are distanze minime da centri abita4 (500 m, 1 km in presenza di
rece)ori sensibili).
Idroele:rico
Si conferma la disciplina già in vigore (DAL n. 51/2011), con riferimento alla norma4va sulle
concessioni d’acqua.
Impian2 di accumulo ed ele:rolizzatori
Seguono la disciplina degli impian4 fotovoltaici a terra se non sono opere connesse a impian4 FER.
Geotermico
Installabili in presenza accertata della risorsa geotermica, anche al di fuori delle aree
esplicitamente idonee.